Il concorso scuola riparte a partire dalle discipline tecnico scientifiche, cosiddette Stem. Il Dl Sostegni bis stabilisce le modalità delle prove per le discipline Stem nell’articolo 59, comma 15. In sintesi, quanto si prevede per l’esame è: una prova scritta con test a risposta multipla (più conosciuto come test a crocette) e una prova orale.
Ancora non è dato sapere in cosa consisteranno esattamente le prove d’esame ma la nostra testata ha già fatto delle ipotesi.
Ne abbiamo parlato nella diretta della Tecnica della Scuola Live giovedì 3 giugno. Ospiti gli esperti di normativa scolastica Lucio Ficara e Salvatore Pappalardo, insieme a Francesca Lascialfàri, dirigente scolastica, e Luca Bonomi, docente di matematica e scienze, rispettivamente autrice e autore del manuale Concorso a cattedra 2020 – scuola secondaria – ambito scientifico e matematico.
La Dirigente scolastica Francesca Lascialfari ci ricorda: “Sui contenuti di preparazione al concorso, chiariamo innanzitutto che i programmi d’esame restano gli stessi, e va fatto riferimento dunque all’allegato A ministeriale“. Ma a prescindere dalla parte disciplinare, l’esperta suggerisce di “prestare particolare attenzione alla parte generale di conoscenza dei tratti normativi (a partire dal contratto collettivo nazionale, dal raccordo con l’UE, dalle competenze chiave aggiornate nel 2018, ecc) ma anche alle competenze di carattere psicologico, di psicologia dell’apprendimento, come a quelle relative alla didattica inclusiva e ai bisogni educativi speciali. Di tutto questo, sarà chiesto di rendere conto ai candidati – ci avverte (col beneficio del dubbio) – gli aspiranti docenti dovranno cioè dimostrare di sapersi muovere nell’ambito dell’insegnamento della propria disciplina facendo riferimento ai metodi e agli approcci innovativi alla materia. Già nella parte scritta computer based ci potrebbero essere riferimenti alla didattica della disciplina”.
Di fatto, sostiene: “La parte pedagogico-didattica potrebbe essere presente in entrambe le fasi della prova, quella orale e quella scritta, non possiamo esserne sicuri ma è verosimile che sia così. I contenuti disciplinari si danno un po’ per acquisiti in qualche modo in un concorso, quindi la commissione dovrebbe accertare come gli insegnanti siano capaci di affrontare le situazioni critiche nelle scuole, adeguando le competenze disciplinari a quelle metodologiche e didattico-pedagogiche”.
Ma l’esperto di normativa scolastica Lucio Ficara, sollecitato dalla domanda di un lettore sull’argomento, interviene a chiarire: “I candidati il giorno prima non estrarranno alcun argomento su cui impostare una Unità di apprendimento. A differenza che in passato, questo concorso non lo prevede, per lo meno sulla base di quanto stabilisce il Dl Sostegni bis”.
E continua l’esperto: “Per quanto sia vero che la commissione dovrà verificare le competenze pedagogico didattiche dei candidati, e che magari vorrà accertarsi di come l’aspirante docente presenti una lezione nell’ambito di una situazione di realtà, tuttavia non ci saranno unità didattiche note la sera prima su cui prepararsi. Nessuna estrazione di Uda, insomma”.
Riepiloghiamo in modo più puntuale le modalità dell’esame.
Unica prova scritta (computer-based) con più quesiti a risposta multipla, volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese.
I 50 quesiti (ognuno di 4 risposte di cui una esatta, per un tempo complessivo di 100 minuti), saranno così suddivisi:
Ciascuna risposta esatta vale 2 punti, zero punti valgono le risposte non date o errate. La prova è valutata al massimo 100 punti ed è superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti.
i 40 quesiti della classe di concorso saranno così suddivisi: 20 quesiti di matematica e 20 quesiti di fisica.
i 40 quesiti della prova scritta vertono 20 sulla matematica e 20 su scienze chimiche, fisiche, biologiche e naturali.
La prova ha una durata massima di 100 minuti, fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi di cui all’articolo 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Non si dà luogo alla previa pubblicazione dei quesiti. L’amministrazione si riserva la possibilità, in ragione del numero di partecipanti, di prevedere, ove necessario, la non contestualità delle prove relative alla medesima classe di concorso, assicurandone comunque la trasparenza e l’omogeneità in modo da garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti.
La prova orale è valutata al massimo 100 punti e superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti. Ancora non è dato sapere su cosa verterà questa prova e se riuscirà a fornire indicazioni circa le competenze dei candidati, le loro capacità didattiche e progettuali, il loro sapere essere buoni insegnanti oltre che conoscitori della disciplina.
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Per prepararti al concorso, segui il corso Guida alla normativa scolastica, come da ALLEGATO A del concorso ordinario per scuola dell’infanzia e primaria.
Per prepararti sui temi pedagogico-didattici, il corso Conoscenze pedagogico-didattiche di base del docente, scuola secondaria.
Per prepararti sui temi pedagogico-didattici, il corso Conoscenze pedagogico-didattiche di base del docente, scuola infanzia e primaria.
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