Con l’accordo per stabilizzare il precariato della scuola raggiunto fra Miur e sindacati, inizia a delinearsi il nuovo reclutamento della scuola secondaria, in attesa comunque, dell’iter parlamentare che porterà il testo dell’intesa come emendamento al decreto crescita.
Il concorso docenti straordinario, ricordiamo, è riservato ai precari con 36 mesi di servizio, e va quindi a “spaccare in due” il contingente previsto per il concorso scuola secondaria 2019: infatti, inizialmente la procedura ordinaria prevedeva un contingente di 48 mila posti, che però adesso sarà così suddiviso:
– 24 mila posti per il concorso riservato ai precari
– 24 mila posti per il concorso ordinario destinato ai giovani neolaureati con 24 CFU
Uno degli aspetti principali che riguardano il concorso docenti straordinario per i precari con 36 mesi di servizio, è quello relativo alle assunzioni. O meglio: dato che al momento non si possono conoscere nel dettaglio i particolari del concorso, sappiamo però che i futuri vincitori per essere assunti dovranno in ogni caso attendere lo scorrimento delle altre graduatorie.
Infatti, il testo dell’intesa, riporta che i vincitori del concorso docenti straordinario saranno “destinati all’immissione in ruolo sul 50% dei posti destinati ai concorsi (articolo 17, comma 2, lettera d) del d.lgs 59/2017) in subordine allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi del 2016 e 2018”.
Ciò vuol dire che le immissioni in ruolo della scuola secondaria andranno, oltre al 50% su Gae, al 50 % alle graduatorie di merito del 2016, 2018 e del 2019, proprio quella in cui figureranno i vincitori della nuova procedura riservata.
Considerando che in alcune regioni e classi di concorso le graduatorie sono già esaurite, i vincitori del “concorso-sanatoria” potrebbero essere stabilizzati subito, ma in altre regioni le cose potrebbero anche andare più lentamente.
La graduatoria finale del concorso docenti straordinario sarà determinata assicurando un preminente rilievo ai titoli di servizio, oltre che in base al punteggio attribuito ad una prova scritta, computer based, per la quale sarà prevista una soglia di punteggio minimo, nonché a una prova orale non selettiva.
A proposito di graduatorie ed assunzioni, i sindacati hanno chiesto al Miur entro fine luglio la pubblicazione di tutte le graduatorie di merito ancora non pronte relative alle procedure concorsuali in corso.
Bisogna ricordare che un anno di servizio è valido quando si raggiungono i 180 giorni.
Questo vuol dire che per partecipare al concorso docenti straordinario (e per il Pas), secondo quanto riporta l’articolo 11, comma 14, del legge 3 maggio 1999 n. 124., bisogna aver prestato servizio, anche non continuativo, per almeno 180 giorni in un anno scolastico.
In alternativa, viene considerato valido il servizio dal 1/02 al termine degli scrutini o esami.
In questo percorso, in base alla proposta dei sindacati, verrà conteggiato anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.
Pertanto, il conteggio non contempla se il contratto di supplenza abbia avuto scadenza il 30 giugno o 31 agosto, ma fanno fede i 180 giorni o il servizio dal 1° febbraio fino al termine delle attività didattiche.
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