Il decreto scuola deve essere approvato al Senato. Attualmente si stanno svolgendo i lavori in Commissione, ma a breve andrà in aula per l’approvazione definitiva. C’è molta attesa soprattutto per il concorso docenti straordinario secondaria.
Un quesito inviato da una nostra lettrice: “Buongiorno, non ho capito cosa si può fare se non vinco il concorso straordinario. Vengo depennata? Devo aspettare un altro concorso?”
La risposta è no. Infatti, il testo del decreto scuola prevede che i docenti che non entrano nel numero dei 24.000 vincitori del concorso docenti straordinario, pur avendo superato la prima prova scritta con almeno 7/10, potranno ottenere l’abilitazione all’insegnamento,
Per fare ciò, questi candidati dovranno comunque avere in atto una supplenza di durata annuale almeno fino al 30 giugno (quest’ultima condizione riguarda solo i docenti precari nelle scuole statali e paritarie ), dovranno a loro spese acquisire i 24 CFU se non ne sono già in possesso e sottoporsi poi ad una prova orale selettiva davanti ad una commissione costituita a cura degli UU.SS.RR.
La prova orale, anche in questo caso, si intende superata almeno con il punteggio di 7/10.
Una volta conseguita l’abilitazione insegnamento i docenti precari potranno iscriversi nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto che dal prossimo anno diventeranno provinciali per l’attribuzione delle supplenze annuali.
Come sappiamo, potranno partecipare al concorso docenti secondaria riservato i candidati in possesso dei seguenti requisiti:
Per i posti di sostegno è necessario avere, oltre ai seguenti requisiti di servizio, la specializzazione sul sostegno.
La procedura per l’immissione si baserà su più passaggi:
Prima si svolgerà, come accennato in precedenza, il concorso scuola 2020, che vedrà una prova selettiva computer based che si supera con un punteggio minimo di 7/10; graduatorie di merito redatte sommando i punteggi dei titoli culturali e di servizio posseduti più il punteggio ottenuto nella prova selettiva.
Successivamente si procederà all’assunzione in ruolo secondo la posizione in graduatoria.
I docenti assunti saranno ammessi all’anno di prova e di formazione (180 giorni di servizio e 120 di attività didattica) durante il quale, se ne sono sprovvisti, dovranno acquisire 24 CFU a carico dello Stato.
Al termine di tale periodo, per ottenere la conferma in ruolo, dovranno essere valutati dal comitato di valutazione della scuola dove prestano servizio, integrato da un componente esterno.
Nel caso in cui non si dovesse superare per due volte (considerato che il periodo di prova è ripetibile) la prova orale prevista al termine del periodo di prova, il contratto di assunzione è risolto.
Le assunzioni dei vincitori del concorso scuola 2020 potranno continuare anche dopo il suddetto periodo, perché la graduatoria di merito è ad esaurimento.
I posti saranno suddivisi tra posti comuni e posti di sostegno.
Ovviamente, trattandosi di un testo ancora non approvato in via definitiva, non è escluso che possano cambiare alcune condizioni già elencate in questo ed altri articoli sul tema.
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