C’è un importante nuovo emendamento al Decreto Legge 22 sulla Scuola tra quelli che stanno rallentando i lavori delle commissioni del Senato: riguarda l’autorizzazione al ministero dell’Istruzione a bandire un concorso di sostegno per titoli ed esame orale per l’accesso ai ruoli per chi è già in possesso della specializzazione anche senza avere svolto un giorno di supplenza.
Il sub-emendamento è stato depositato la mattina del 14 maggio dalla senatrice Luisa Angrisani, del Movimento 5 Stelle, relatrice del decreto in commissione Cultura, assieme a quello, modificato, sull’istituzione di graduatorie specifiche con contestuale aggiornamento e riapertura, in via informatizzata, delle graduatorie d’istituto trasformate in provinciali.
“La nuova procedura – spiega la relatrice grillina – è prevista con cadenza biennale (anche con rinnovo delle graduatorie presentando nuovi servizi ndr) e mira a colmare la carenza cronica annuale di docenti specializzati sui posti di sostegno, per cui spesso questi vengono attribuiti a soggetti privi di abilitazione specifica”.
Sempre secondo la senatrice Luisa Angrisani, con questo concorso e il rinnovo delle graduatorie delle scuole, si vanno a concretizzare “due impegni precisi che il MoVimento 5 Stelle ha assunto davanti alla scuola italiana, trasparenza e certezza del diritto per operatori e studenti sono il nostro obiettivo principe, grazie a misure che contiamo di portare in approvazione in tempi brevi”.
Intanto, l’iter del Decreto Legge rimane tutt’altro che scontato: fermo restando il pericolo fondato che giunga in Aula giovedì 21 maggio senza l’approvazione dei pareri delle commissioni deputate, tutto si definirà la prossima settimana.
Tra lunedì 18 e martedì 19 maggio arriverà il parere della commissione Affari Costituzionali; martedì 19 dovrebbe essere il giorno della consegna delle indicazioni mosse dai colleghi della Bilancio.
A quel punto, tra martedì e mercoledì 20 potrebbe pronunciarsi anche la VII, che chiuderà il tutto.
Questo è anche l’iter che auspichino possa attuarsi i partiti politici che intendono cambiare il decreto approvato ad inizio aprile dal CdM: il capogruppo di Forza Italia in commissione Istruzione del Senato, Andrea Cangini, e i senatori Giuseppe Moles, Francesco Giro, Francesca Alderisi, parlano di “ritardo che temiamo risponda ad una tattica dilatoria tesa a giustificare, con l’incombenza degli esami di terza media, l’apposizione della fiducia. Esautorare il Parlamento su una materia così rilevante per il futuro della Nazione sarebbe inaccettabile. Come inaccettabile sarebbe negare i diritti acquisiti di migliaia di insegnanti e personale scolastico, di 300mila studenti disabili, di studenti e docenti delle scuole paritarie umiliati dal dl Rilancio”.
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