Le prove scritte per il concorso STEM sono terminate. I candidati che l’hanno superata dovranno ora preparare la prova orale, che si svolgerà 20 giorni dopo la comunicazione dei risultati della prova scritta.
La prova orale ha l’obiettivo di valutare la preparazione del candidato riguardo alla disciplina, nonché la capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento alle TIC, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti. Si tratterà, quindi, di progettare un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle TIC. Prevede inoltre l’interlocuzione commissione-candidato per la valutazione delle capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B. La prova dura 45 minuti. Il punteggio massimo è di 100 punti; viene superata con un minimo di 70 punti.
Chi non dovesse superare la prova, può comunque partecipare al concorso ordinario per le stesse classi di concorso.
Per progettare un’attività didattica, è necessario innanzitutto avere ben presenti, per la secondaria inferiore, le Indicazioni nazionali per il curricolo, per la secondaria superiore le linee guida per il primo biennio, il secondo biennio e il quinto anno, e le Indicazioni nazionali per i licei. Queste indicazioni e linee guida costituiscono il quadro di riferimento generale entro il quale si situano gli obiettivi di apprendimento. E’ anche utile, nel corso della prova, usare un linguaggio corretto, parlando appunto di progettazione didattica e non di programmazione, e di obiettivi di apprendimento e non di obiettivi specifici. La correttezza del linguaggio e il riferimento alle indicazioni nazionali mostrano alla commissione la preparazione generale del candidato, mentre possono essere molto apprezzati anche elementi di trasversalità e approfondimenti riguardo alla personalizzazione dei percorsi didattici. E’ importante scegliere una metodologia didattica, motivandone la scelta, e, in relazione a questa, impostare i criteri di valutazione, sia dell’apprendimento sia delle competenze acquisite. A questo proposito, il riferimento all’inclusione e ai BES è senz’altro un indice della preparazione del candidato. In definitiva, illustrare le scelte didattiche e metodologiche compiute per progettare un’attività didattica presuppone la conoscenza sicura di materie come la psicologia dell’apprendimento, la psicologia dell’educazione e la metodologia didattica, nonché la conoscenza della didattica per competenze.
Le Edizioni Guerini hanno pubblicato una serie di manuali innovativi e aggiornatissimi, curata da Antonello Giannelli. Il volume Concorso a cattedra 2020. Scuola secondaria 1, valido per tutte le classi di concorso, fornisce al candidato la “cassetta degli attrezzi” indispensabile per prepararsi a insegnare. Dal ruolo dell’insegnante alla progettazione didattica, alla valutazione e alle metodologie didattiche innovative, il manuale garantisce un approccio completo ed esaustivo alla professione docente.
E, per le classi STEM, il manuale Concorso a cattedra 2020 Scuola secondaria 2c – Ambito scientifico e matematico, strutturato tramite 10 UDA, risponde in modo assolutamente coerente alla richiesta del bando concorsuale. Si tratta, infatti, di 10 tracce di attività didattiche, con percorsi di diversa complessità a seconda che si tratti del primo o del secondo grado della scuola secondaria, che coinvolgono gli studenti in un lavoro collettivo e interdisciplinare. Insomma, non un manuale che assembli migliaia di nozioni (reperibili negli strumenti didattici universitari e delle scuole superiori), ma uno strumento che insegni a insegnare.
Acquistando i volumi Guerini si ha inoltre diritto all’accesso esclusivi contenuti online raggiungibili sul portale Guerini Online. I webinar associati al manuale Concorso a cattedra 2020 Scuola secondaria 1 arricchiscono il patrimonio di conoscenze e di competenze che ogni insegnante dovrebbe possedere.
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