I sindacati hanno già pianificato la mobilitazione per il rischio di slittamento delle immissioni in ruolo: lunedì 18 luglio alle ore 11 in via Frangipane 41 a Roma (sotto la sede dell’USR) si terrà un presidio di tutti i partecipanti alla classe A028 del Concorso Stem ordinario e di quello straordinario bis.
La decisione – riferisce Flc Cgil Roma e Lazio – arriva a seguito dell’incontro con l’USR Lazio di martedì 5 luglio 2022, durante il quale il Direttore ha comunicato ai sindacati che non sarà possibile procedere alle prove orali della classe di Concorso A028 Stem prima del periodo settembre/novembre. Tale impossibilità deriva dalla mancata creazione delle commissioni utili a esaminare le prove dei candidati e delle candidate: a oggi, infatti, sono state formate solamente 3 sottocommissioni. Ciò significa che le classi STEM A028 e straordinario bis A028 non accederanno al ruolo per l’a.s. 2022/23. Se ne riparla nel 2023/24. Considerando che i partecipanti allo STEM hanno già saltato l’a.s. 21/22, l’incapacità dell’USR di garantire le immissioni in ruolo si traduce nel rinvio della stabilizzazione per (almeno) un ulteriore anno.
Una preoccupazione che in molti hanno manifestato anche durante la diretta di Tecnica risponde Live dell’11 luglio. Gli ascoltatori, infatti, ci hanno segnalato diversi casi di ritardo nella formazione delle commissioni. Un problema storico, che risente probabilmente del ruolo impegnativo e talvolta rischioso del commissario di concorso, che non di rado finisce nell’occhio del ciclone a seguito di ricorsi più o meno fondati.
In sede di concorso le polemiche e le criticità non mancano mai, del resto. Una lettrice della Tecnica della Scuola, ad esempio, ci riferisce che nell’ambito del concorso ordinario, classe A022, regione Campania, alcuni colleghi hanno sostenuto la prova scritta del turno T2 ritrovandosi con un punteggio aumentato di 2 punti sull’area riservata di Istanze Online. L’Usr Campania, alle richiesta di alcuni candidati, avrebbe risposto che si attendono comunicazioni dal MI per procedere.
Il rischio, anche in questo caso, è di rallentamenti. “Di questo passo – contesta la nostra lettrice – rischiamo di non vedere sciolta la riserva di inserimento in prima fascia entro il 20 luglio, e persino di avere rimandata l’immissione in ruolo all’anno scolastico 2022/2023”.
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