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Concorso straordinario, due ragioni per rinviarlo [VIDEO]

Nel corso della diretta Facebook di mercoledì 7 ottobre sul concorso straordinario, una utente ha posto il problema dei problemi, su cui si discute animatamente da qualche settimana e rispetto al quale i sindacati fanno costante pressione sulla Ministra Azzolina: ci sono le condizioni per rinviare il concorso?

Il nostro specialista di diritto scolastico, l’avvocato Dino Caudullo, non ha dubbi, e nell’offrirci il suo punto di vista sulla questione, ci indica almeno due buone ragioni per posticipare la data del concorso straordinario, entrambe legate all’escalation dei contagi, ovviamente.

Le ragioni del rinvio

Il buon senso vorrebbe di mettere in stand-by il concorso, sostiene l’avvocato Caudullo, per prima cosa nei confronti di quei candidati che potenzialmente rischiano di non potere fare il concorso per un raffreddore e di non avere più l’opportunità di partecipare con una prova suppletiva, qualora il Ministero non la predisponga;

e in secondo luogo nei confronti di quei candidati che, al contrario, al concorso si presenteranno, correndo il rischio di essere contagiati in mezzo a centinaia di colleghi aspiranti docenti. Perché se è vero, riflette l’avvocato, che il protocollo ha predisposto precise misure a tutela dei candidati, dal distanziamento alla mascherina, è anche vero che, per quante precauzioni si prendano in sede di concorso, rimane alta la pericolosità di tutto l’arco temporale precedente alla prova, che riguarda gli spostamenti dei candidati, la questione trasporti e mezzi pubblici, il nodo critico dall’inizio della pandemia. I candidati, cioè, in molti casi dovranno prendere un treno, un aereo, un autobus, con tutto ciò che ne consegue in termini di probabilità del contagio.

In breve, ci si augura che si facciano le scelte migliori per gli interessi e il benessere della comunità docente e aspirante tale. D’altra parte, osserva l’avvocato Caudullo, dopo il primo rinvio dall’estate all’autunno, occorrerebbe fare solo un ultimo sforzo di prudenza e rinviare tutto a questa primavera.

Redazione

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