A poche ore dall’inizio del tanto discusso Concorso straordinario docenti, le polemiche sembrano non placarsi. A dire la propria, non solo esperti in materia sanitaria, come il prof. Galli, primario di Malattie infettive al Sacco di Milano, ma anche partecipanti al concorso ed esponenti politici. Primo fra tutti, il leader della Lega, Matteo Salvini, che risuona a colpi di tweet tutto il suo disappunto: “Il concorso è follia, fermatevi.”
La ministra Azzolina rimane ferma e decisa sulla scelta di proseguire con il concorso e, rispondendo alle tante richieste di sospensione, ha affermato: “Sfatiamo i miti. Il concorso della scuola si fa su tutt’Italia. Abbiamo migliaia di aule. C’è un protocollo severissimo validato dal Cts che non è certo incline ad avallare rischi. Quindi dico solo: sleghiamo il piano politico dal piano reale”.
Tuttavia, ciò non basta a placare la pioggia di dissensi. Da prendere in considerazione anche il timore dei partecipanti al concorso. Molti docenti, infatti, si trovano ancora nello stato di quarantena a causa di alcuni contagi nelle proprie scuole; altri, invece, sono preoccupati dai chilometri che devono affrontare, spostandosi con mezzi di trasporto pubblici o privati. Il tutto prevedrà una pioggia di ricorsi a causa della mancata (non voluta) partecipazione.
Massimo Galli, primario di Malattie infettive al Sacco di Milano, ammette: “Non credo arriveremo a 30mila casi nel giro di qualche giorno, però questa settimana sarà difficile vedere un decremento di casi, perché quello che stiamo per vedere è già accaduto dal punto di vista dell’infezione.”
E, inoltre, evidenzia: “Senza interventi decisi, le nostre curve possano prendere un andamento più veloce. Mi auguro veramente con tutto il cuore di no, ma che ci sia allarme e che vada considerato con estrema attenzione ormai l’abbiano capito quasi tutti.”
I leader di Lega e Fratelli d’Italia non si risparmiano e continuano nella loro scelta di opposizione. Se da una parte Salvini tuona a colpi di tweet dichiarando “follia” la scelta della ministra Azzolina, dall’altra Giorgia Meloni punta il dito contro il MI, ribadendo che le priorità sono altre e non i banchi a rotelle o il concorso.
Tuttavia, il concorso straordinario per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado è confermato. Le prove, previste a partire dal 22 ottobre, si svolgeranno fino al 16 novembre secondo quanto riportato nel calendario ufficiale.
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