I docenti che hanno partecipato al concorso Straordinario Bis lanciano un appello rivolto alle sigle sindacali CISL FSUR, FLC CGIL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams, ANIEF, USB Scuola e UGL Scuola, affinché non vengano lasciati soli nel combattere una battaglia ad armi impari proprio contro il loro datore di lavoro che hanno servito per anni ma da cui vengono pesantemente maltrattati: lo Stato.
Questo concorso, infatti, bandito con l’apparente fine di riparare ai danni da precariato inflitti nel corso degli anni a tutti quei docenti che avevano prestato il loro servizio allo Stato per più di 36 mesi, si è rivelato invece essere la loro fossa comune, in cui gli stessi insegnanti sono stati sepolti insieme ai loro diritti di lavoratori.
Le condizioni imposte dal bando, a dir poco umilianti per i docenti precari che poi vi hanno partecipato, come l’assenza di una graduatoria di merito, il fatto che il concorso non fosse abilitante o una tabella titoli che azzerava il lavoro svolto negli anni a vantaggio di titoli che nulla hanno a che vedere con il mondo della scuola, e tanto altro ancora, hanno prodotto il risultato di una selezione ingiusta che non premiava di certo il merito dei partecipanti, al punto che tanta gente, anche con punteggi altissimi, si ritrova oggi con un pugno di mosche in mano.
A dare il colpo di grazia a questi docenti, già triennalisti al momento del bando, sono stati poi gli esiti di altri concorsi paralleli, il cui risultato è stato quello di strappare loro quelle cattedre che occupavano effettivamente da anni, a vantaggio di persone che mai avevano messo piede nel mondo della Scuola. Sulla stessa scia sta andando anche il cosiddetto “Concorso Straordinario Ter”, di imminente pubblicazione, che nulla avrà di straordinario in quanto aperto a tutti quelli presenti nelle graduatorie GPS, anche senza un giorno di supplenza.
Infine, anche il DPCM pubblicato il 25 settembre 2023 ha bistrattato i partecipanti allo Straordinario Bis, prevedendo percorsi agevolati e abilitazioni per tutti ma non per loro. Ricordiamo che durante l’approvazione del Decreto P.A. Bis sono stati presentati e conseguentemente accolti emendamenti a firma dei partiti di maggioranza del Governo volti a permettere abilitazione da 30 CFU senza selezione in ingresso.
Il risultato di queste manovre scellerate è che migliaia di famiglie di docenti che hanno formato e diplomato generazioni di italiani, adesso sono per strada, mentre restano per loro figli da crescere e mutui da pagare, in uno scenario a dir poco tragico sul piano umano e sociale.
Il DOPPIO CANALE, dopo che saranno stabilite le giuste priorità nell’accesso ai percorsi abilitanti, problema assolutamente non risolto dal DPCM pubblicato in GU il 25 settembre 2023, può essere una strada percorribile per dare a TUTTI I PRECARI ciò che spetta di diritto secondo una graduatoria, tenendo conto innanzitutto dei titoli di servizio e, successivamente, valutando tutti quegli altri titoli strettamente attinenti al personale percorso nel mondo della Scuola, come ad esempio la partecipazione ed idoneità acquisita al concorso Straordinario Bis. Ognuno avrà il suo, ma il DOPPIO CANALE va istituito SUBITO!
Le parti sociali, in quanto ufficiali rappresentanti dei lavoratori, istituite con lo scopo di tutelarli nel riconoscimento dei loro diritti, hanno il dovere di intervenire in questa assurda storia, impedendo che si realizzi irreversibilmente un massacro sociale, dettato da interessi politici e lobbistici, indegno di uno Stato Civile.
Si chiede pertanto aiuto a tutti i Sindacati affinché supportino e promuovano una MOBILITAZIONE GENERALE E CONGIUNTA che, con decise azioni di protesta, inverta la marcia di Governo e quindi, nel rispetto delle direttive europee (70/1999), si permetta a chi ha lavorato di ottenere la dovuta STABILIZZAZIONE.
IL LAVORO È UN DIRITTO!!!
Coordinamento “Modifichiamo il concorso straordinario bis“
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