Il 6 maggio 2024, quello che doveva essere un giorno decisivo per centinaia di aspiranti dirigenti scolastici si è trasformato in un vero e proprio calvario. Fin dalle prime ore del mattino, i candidati hanno dovuto fare i conti con un’organizzazione caotica. Lunghe attese, percorsi tortuosi e un caldo soffocante hanno messo a dura prova la pazienza dei partecipanti. I controlli all’ingresso, pur previsti, sono risultati essere estremamente superficiali, tanto da consentire l’accesso a chiunque, anche a coloro che non erano in possesso della documentazione necessaria.
Una volta all’interno del padiglione, la situazione è degenerata. Il sovraffollamento ha superato ogni limite, con oltre 400 candidati in più rispetto al numero previsto. L’ambiente era soffocante, le postazioni erano posizionate in modo precario e i servizi igienici erano inadeguati. Nonostante le proteste dei partecipanti, gli organizzatori non sono intervenuti per risolvere la situazione. Durante la prova, numerosi candidati hanno segnalato l’utilizzo diffuso di telefoni cellulari per copiare le risposte e la collaborazione tra i partecipanti. Le chat di gruppo hanno confermato queste segnalazioni, rivelando una diffusa consapevolezza delle irregolarità in atto.
Oltre alle gravi carenze organizzative e alle irregolarità già denunciate (sovraffollamento, brogli, condizioni ambientali precarie), emergono nuovi elementi che gettano ulteriori ombre sulla validità della prova.
Prove di lingua contestate e quesiti ambigui
Un elemento di forte criticità riguarda la prova di lingua straniera. La presenza di ben quattro lingue (francese, inglese, tedesco e spagnolo) all’interno dello stesso test ha reso la prova estremamente complessa e ha favorito la confusione tra i candidati.
I candidati esclusi hanno formalmente richiesto al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) non solo il verbale della prova, ma anche le prove scritte dei vincitori. L’obiettivo è quello di verificare a quanti quesiti di lingua straniera abbiano effettivamente risposto i candidati ammessi, al fine di accertare se vi siano state disparità di trattamento e se la valutazione sia stata equa.
Inoltre, sono emerse perplessità sulla correttezza di alcuni quesiti. Esperti del settore hanno analizzato le domande e hanno individuato diverse formulazioni errate e risposte considerate errate in modo ingiustificato.
Richieste di trasparenza e dubbi sulla validità del concorso
Queste nuove rivelazioni rafforzano i dubbi sulla validità dell’intero concorso. Si chiede da più parti e con forza maggiore trasparenza e l’annullamento della prova, sottolineando come le irregolarità riscontrate abbiano inficiato gravemente il principio di equità e merito.
Le conseguenze
Le conseguenze di questo scandalo potrebbero essere molto gravi. Non solo per i candidati coinvolti, ma anche per l’intera comunità scolastica. La credibilità del sistema di selezione dei dirigenti scolastici è fortemente compromessa e ciò rischia di avere ripercussioni negative sulla qualità dell’istruzione.
È necessario fare chiarezza
È fondamentale che il Ministero dell’Istruzione apra un’indagine approfondita e trasparente su quanto accaduto. I candidati hanno diritto a conoscere la verità e a vedere tutelati i loro diritti. Solo così sarà possibile ripristinare la fiducia nella scuola e garantire che i futuri concorsi siano svolti in modo corretto ed equo.
Comitato Coraggio