Un nostro lettore ci pone una domanda: “Si può sapere a che punto è il concorso scuola 2019 riservato ai docenti con 36 mesi di servizio? Io non ho capito più nulla”.
Rispondiamo al nostro lettore, facendo una panoramica generale sulla vicenda.
Abbiamo riferito del question time alla Camera dello scorso 10 luglio, quando il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha riferito sullo stato attuale della vicenda: il testo firmato con i sindacati, ha affermato il Ministro, contenenti i provvedimenti del PAS e del concorso docenti 2019 straordinario, è stato inviato alla presidenza del Consiglio per il vaglio. La richiesta di Bussetti, è quella di inserire tale testo legislativa al primo provvedimento utile in Parlamento.
Quindi a breve, forse già nelle prossime settimane, sarà presentato in Parlamento un decreto per attuare il concorso docenti 2019 straordinario riservato ai precari con 36 mesi di servizio.
Tuttavia, questo fa presagire che i tempi per vedere il Pas e il bando del concorso straordinario non saranno brevi, perchè l’iter parlamentare potrebbe durare diverse settimane.
Tutto ciò fila liscio con le indicazioni in merito ad una tempistica per bandire il concorso: sia il concorso straordinario per la secondaria che il concorso scuola 2019 ordinario, saranno banditi entro il 2019, ragionevolmente con i tempi di approvazione del decreto.
Non sarà quindi bandito in estate, come affermato più volte in precedenza da Viale Trastevere, ma quindi più avanti.
Il bando del concorso docenti straordinario arriverà ormai dopo l’estate, quindi, ad autunno già iniziato.
La procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.
Oltre al concorso straordinario, quindi, sarà bandito anche un concorso ordinario. A tale procedura potranno partecipare tutti i candidati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione. A questo requisito, tuttavia, deve essere aggiunto il possesso dei 24 CFU, ovvero crediti formativi universitari nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”, che restano requisito d’accesso come previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017.
Per quanto riguarda i posti banditi per il sostegno, oltre ad i requisiti dei posti comuni, sarà necessario avere la specializzazione sul sostegno.
Saranno moltissimi i neolaureati, che senza abilitazione potranno accarezzare l’idea di superare un concorso docenti 2019 e dopo alcuni mesi sedersi in cattedra ancora in giovane età.
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