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Concorso straordinario, ecco l’istanza di ammissione alla prova suppletiva

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è stata chiara: nessuna prova suppletiva per i docenti che non potranno presentarsi al concorso straordinario per motivi legati all’epidemia, come abbiamo raccontato anche in un altro articolo. Questa opportunità non è prevista da nessun concorso e dunque non lo sarà neanche nel caso della scuola.

Il punto è: se al Ministero non importa che un docente perda l’occasione di una vita per causa a lui non imputabile, sarà il Tar a farsi carico del problema, come è avvenuto storicamente (con le dovute differenze) anche nei concorsi del 2016 e 2018.

Se ne è paralto durante la diretta Facebook di Tecnica della scuola Live, speciale concorso straordinario (clicca qui per rivedere la diretta).

L’istanza all’USR e al MI

“È inaccettabile una presa di posizione di questo genere da parte del ministro,” sostiene l’avvocato Caudullo. L’unica strada è presentare istanza all’USR e al Ministero stesso (via PEC o raccomandata), per porre le condizioni per un ricorso.

“Davanti a un diniego la parola passerà alla magistratura perché migliaia di docenti, non a causa loro, si troveranno impossibilitati a partecipare al concorso.”

“Si tratterà di un’istanza provocatoria naturalmente, ma costringe il Ministero a dare una risposta,” precisa l’avvocato.

Quali possibili cause di forza maggiore? L’avvocato ne fa un’esemplificazione in un articolo dei giorni scorsi (per leggere l’articolo clicca qui).

Molti si trovano impossibilitati per semplice quarantena fiduciaria, qualcuno è positivo al virus, qualcun altro, da soggetto fragile, preferisce evitare di esporsi al contagio. O si pensi alle donne in gravidanza: chiaramente ci penseranno due volte prima di mettere a rischio la propria salute.

“Si deve tenere conto dell’emergenza mondiale,” continua l’avvocato, “è un caso eccezionale e di fronte a casi eccezionali bisogna adottare soluzioni straordinarie.”

Del resto, tornando sulle parole della Ministra, “le prove suppletive non sono previste a priori in nessun concorso pubblico, è lapalissiano, nessun bando di concorso lo prevede, ma in occasioni del genere, se vengono lesi dei diritti, sarà il giudice amministrativo a intervenire.”

Per scaricare l’istanza clicca sul link sottostante.

Redazione

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