È fortemente sconsigliato ricevere amici in casa, ma il concorso parte comunque.
Sono evidenti le contraddizioni e la confusione che stanno segnando questo periodo e, purtroppo, non soccorre nemmeno il buon senso.
Uno degli esempi più lampanti è rappresentato dalla pervicacia con cui il Ministero dell’Istruzione marcia dritto per far svolgere, comunque e nonostante tutto, la prova scritta del concorso straordinario di scuola secondaria.
Tuttavia, l’escalation di contagi ed il clima non certo sereno di questi giorni, metteranno in seria difficoltà migliaia di candidati che, dopo anni di sacrifici e precariato, erano finalmente giunti a poter affrontare una prova forse decisiva per il loro futuro lavorativo.
Le prove quindi, salve clamorose novità last minute, si svolgeranno lo stesso e peggio per chi non sarà presente, anche se impossibilitato causa Covid.
Casi di impossibilità oggettiva di partecipare alla prova
Avevamo già parlato durante la diretta di Tecnica della Scuola Live del 7 ottobre scorso, delle possibili defezioni alla prova scritta di numerosissimi candidati che, loro malgrado, si troveranno impossibilitati a recarsi presso le sedi d’esame in quanto bloccati in casa dalla quarantena obbligatoria o fiduciaria o, cosa ben più grave, in quanto ricoverati in ospedale.
Saranno altrettanto numerosi i candidati che “sceglieranno”, loro malgrado, di non partecipare alla prova per non esporsi a rischio di contagio durante la stessa o durante il viaggio per raggiungere la sede d’esame, esponendo a serio pericolo se stessi ed i propri familiari.
Si tratta in realtà di situazioni assolutamente prevedibili alla vigilia di un concorso così “a rischio” che, tuttavia, il Ministero non ha minimamente considerato per tutelare quanti, loro malgrado, si troveranno costretti a non poter partecipare.
Sarebbe possibile svolgere una prova suppletiva
Tutto ciò, nonostante sia ben possibile prevedere ed organizzare una prova suppletiva che, viste le caratteristiche di svolgimento della prova scritta, anche dal punto di vista giuridico sarebbe certamente fattibile.
In procedure analoghe, vedi il concorso a cattedre del 2016 o quello di cui al DDG 85/2018, la magistratura amministrativa ha infatti disposto lo svolgimento di prove suppletive della prova scritta, che presentava modalità di svolgimento analoghe a quella di cui al concorso straordinario prossimo a partire.
Inviare un’istanza al Ministero
A questo punto, vista la straordinarietà della situazione, per tutti coloro i quali si dovessero trovare nell’impossibilità di presentarsi il giorno previsto per lo svolgimento della prova scritta, consigliamo di inviare a mezzo pec o raccomandata l’istanza, con cui rappresentare la situazione di oggettiva impossibilità di partecipare alla prova causa Covid-19, in quanto posti in quarantena obbligatoria o fiduciaria, in quanto ricoverati, etc…, e chiedere di essere ammessi allo svolgimento di una prova scritta suppletiva in data da destinarsi.
In caso di mancata risposta entro il termine di 30 giorni dall’invio dell’istanza o in caso di rigetto della stessa, sarà poi possibile rivolgersi al Tribunale amministrativo per rivendicare l’ammissione alla prova suppletiva.