Nelle prossime settimane dovrebbero uscire le prime date relative alle prove orali del concorso straordinario infanzia e primaria. La procedura riservata destinata ai diplomati magistrale ante 2001/2002 ed i laureati in scienze della formazione primaria con almeno due anni di servizio svolto da precario nelle scuole statali negli ultimi 8 anni.
Come più volte ha segnalato questa testata in passato, tale concorso ha generato scontri all’interno della categoria docenti: da un lato i diplomati magistrale ed i precari di vecchia data che chiedevano la stabilizzazione e dall’altro lato i nuovi laureati in scienze della formazione primaria, che sono rimasti fuori dal concorso riservato in quanto sprovvisti dei requisiti già menzionati in precedenza. Questi ultimi docenti o aspiranti tali del nuovo ordinamento, dovranno attendere il concorso ordinario, che a breve dovrebbe essere promulgato.
Per questo motivo, un gruppo di laureati in Scienze della formazione primaria degli atenei di Bologna, Milano Bicocca, Firenze e Roma depositeranno nei prossimi giorni un ricorso, perchè ci sarebbe, a parere dei laureati, la violazione dell’articolo 97 della Costituzione. A sostegno di ciò i ricorrenti citano la sentenza 299/2011 della Corte Costituzionale, esprimendo che le deroghe al concorso “devono essere delimitate in modo rigoroso” ed “essere conformi a peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico”.
“Il titolare del Miur – scrivono i laureati ricorrenti – ha deciso di pubblicare questo nuovo concorso straordinario, da cui la maggior parte dei laureati in Scienze della Formazione Primaria nuovo ordinamento sarà, appunto, esclusa (le prime “corone d’alloro” del corso di laurea sono state assegnate nel 2016, perciò è ben difficile che i laureati abbiano avuto la possibilità di cumulare i due anni di servizio richiesti)”.
“Gli insegnanti di domani quindi non saranno quelli che hanno studiato l’inglese per insegnarlo ai bambini fin da piccoli, che per anni hanno svolto tirocini per un totale di 600 ore, che hanno sperimentato l’e-learning, le metodologie attive, la didattica per competenze”.
Al momento le regole del reclutamento penalizzerebbero i giovani laureati, in quanto, dopo il concorso straordinario, “solo il 25% (la metà della metà) dei posti di ruolo verrà assegnato tramite concorso ordinario, togliendo forza e centralità all’unica procedura che prevede una reale valutazione dei candidati e che rimane aperta anche ai nuovi abilitati, che resteranno esclusi dalle altre graduatorie”.
Eppure, ci sono molti precari storici che parteciperanno al concorso straordinario dopo anni di “gavetta”. Ma questo, i nuovi laureati lo sanno bene: infatti il problema non sono questi soggetti, ma le “persone che, per anni, hanno svolto altre professioni e che, solo recentemente, spesso grazie a sentenze provvisorie dei tribunali, sono riuscite ad ottenere alcune supplenze a scuola”.
Quindi, chi propone il ricorso è ben consapevole del fatto che ci siano molti precari che da anni attendono la stabilizzazione. A provocare la rabbia sono infatti i tantissimi candidati che hanno deciso di rispolverare il vecchio diploma magistrale ed inserirsi nelle graduatorie ad esaurimento negli anni passati e adesso avere una procedura riservata con la sola prova orale da sostenere. Questa, avrà una durata massima complessiva di 30 minuti e consiste nella progettazione di un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche, metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).
A quel punteggio sarà sommata la valutazione di titoli. Quindi, per quanto riguarda la valutazione della prova orale e per la valutazione dei titoli, la commissione ha a disposizione un punteggio massimo pari, rispettivamente, a 30 e a 70 punti.
LA VIDEO GUIDA SUL CONCORSO STRAORDINARIO
Scarica il regolamento del concorso straordinario infanzia e primaria in PDF
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La Tecnica della Scuola propone due corsi on line in modalità e-learning utili per la preparazione al concorso straordinario infanzia e primaria.
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