E’ arrivato nella serata del 26 ottobre in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che regola il concorso straordinario infanzia e primaria. La prova orale del concorso straordinario avrà una durata massima di 30 minuti. In caso consisterà? Prevista una progettazione di un’attività didattica con l’analisi delle scelte contenutistiche, didattiche, metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). La valutazione della prova avverrà sulla base di una griglia nazionale di valutazione
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Il Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria, esprime perplessità in merito alle competenze linguistiche che dovranno possedere i candidati, specialmente per quelli della scuola primaria. Infatti, il decreto, prevede, per quanto riguarda i candidati della scuola primaria, che sarà valutata l’abilità della lingua inglese, livello B2, per conseguire l’idoneità all’insegnamento della lingua: “Al fine del conseguimento dell’idoneità all’insegnamento della lingua inglese, la prova orale per la scuola primaria valuta l’abilità di comprensione scritta (lettura) e produzione orale (parlato) in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e la relativa competenza didattica. La griglia nazionale di valutazione di cui all’art. 9, comma 2 definisce i criteri di valutazione delle suddette abilità linguistiche e della competenza didattica”.
Il coordinamento entra in polemica su questo punto: “Il B2 è un livello intermedio, conseguirlo implica la capacità di comprendere le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche sul suo campo di specializzazione. Si deve essere in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità tali da avere un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Inoltre si deve essere in grado di produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. La domanda sorge spontanea: in assenza di altre certificazioni può una prova orale di breve durata attribuire un’idoneità B2 a docenti che entreranno in classe? Passino le abilità di ascolto e parlato, ma come verranno accertate quelle di scrittura e lettura?
“Se è vero che l’acquisizione di una seconda lingua è favorita dall’approccio ecologico, che stimoli strategie globali e analitiche, proseguono i laureati in Sfp, non è ammissibile portare in classe insegnanti che non possiedono le competenze necessarie a promuovere questa acquisizione”.
“Il Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria ritiene questa modalità di valutazione inappropriata e assolutamente insufficiente a produrre un’idoneità all’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria”, conclude il gruppo.
Per quanto riguarda invece la scuola dell’infanzia, la commissione dovrà accertare le conoscenze linguistiche dei candidati in tal modo: “La prova orale per la scuola dell’infanzia valuta altresì l’abilità di comprensione scritta (lettura) e produzione orale (parlato) in una delle quattro lingue comunitarie tra francese, inglese, spagnolo e tedesco almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue”.
Il concorso straordinario da 12 mila posti consisterà in una prova orale e nella valutazione dei titoli, il cui esito produrrà un punteggio ma nessuna esclusione.
Come abbiamo già scritto, potranno partecipare alla procedura:
– i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali.
– La partecipazione al concorso, relativamente ai posti di sostegno, è invece solo consentita a coloro che siano in possesso dei succitati requisiti. Inoltre, per tali posti sarà necessario possedere il titolo di specializzazione (anche conseguito all’estero e riconosciuto in Italia).
I candidati potranno presentare la domanda di partecipazione in un’unica regione per una o più delle procedure.
Il termine per la presentazione dell’istanza è fissato alle 23.59 del trentesimo giorno successivo alla data iniziale indicata nel Bando per la presentazione delle domande.
Un anno di servizio, ribadiamo, è valido quando si raggiungono i 180 giorni.
Questo vuol dire che per partecipare, secondo quanto riporta l’articolo 11, comma 14, del legge 3 maggio 1999 n. 124., bisogna aver prestato servizio, anche non continuativo, per almeno 180 giorni in un anno scolastico.
In alternativa, viene considerato valido il servizio dal 1/02 al termine degli scrutini o esami. Tali giorni di servizio obbligatori, ricordiamo, devono essere stati svolti negli ultimi 8 anni, alla data di scadenza del bando.
Ricordiamo che non è possibile sommare servizi che si riferiscono ad anni scolastici differenti, per cui i 180 giorni vanno calcolati solo per un anno scolastico.
Per cui, in definitiva, non è necessario aver accumulato due anni di servizio per intero, ma che ogni anno abbia almeno 180 giorni di servizio o l’assunzione a tempo determinato per un intero quadrimestre dal 1° febbraio. Sempre negli ultimi otto anni.
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