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Concorso straordinario, nessun rinvio. Azzolina: “Data confermata: si parte il 22 ottobre”

Nessun rinvio per il concorso straordinario: la prova si svolgerà a partire dal 22 ottobre. Lo ha ribadito la Ministra Azzolina che questa mattina insieme al premier Giuseppe Conte ha visitato una scuola a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta.

Concorso scuola 2020: tutto confermato per lo straordinario

Data confermata, il primo concorso parte il 22 ottobre ed è il concorso straordinario per chi ha maturato 36 mesi di servizio, poi seguiranno gli altri due concorsi ordinari per la scuola dell’infanzia e primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado per cui abbiamo ricevuto 500mila domande“, ha detto Azzolina, ribadendo quindi quanto riferito durante il question time del 30 settembre.

A quanto pare la Ministra tira dritto nonostante le polemiche dei sindacati e di altre forse politiche, compreso gli alleati del Pd, che vorrebbero un rinvio del concorso scuola 2020 straordinario.

So che i sindacati si sono lamentati del concorso – ha aggiunto Azzolina – ma c’è un principio costituzionale che va rispettato e le richieste delle famiglie di avere insegnanti preparati sono legittime, perché qui parliamo del futuro del nostro Paese. Più noi formiamo studenti e studentesse preparati, più l’Italia ne avrà da guadagnare nei prossimi anni“.

Azzolina ha ripreso un concetto già espresso in altre occasioni a proposito dei concorsi, spiegando chequesti “non possono essere l’eccezione in questo Paese, devono essere la regola. I concorsi vanno fatti ogni 2 anni e vanno programmati. Noi dobbiamo sapere quanta gente andrà in pensione da qui ai prossimi 10 anni e dobbiamo programmare come si fa in tutti gli altri Paesi”.

E ancora: “le famiglie ci chiedono insegnanti più preparati, il concorso è previsto dalla Costituzione e noi vogliamo assumere i precari, bravi, in gamba e preparati, e ce ne sono tantissimi“.

Non solo concorso scuola 2020: Azzolina contestata dai precari

Contestualmente alla visita in provincia di Caserta, un gruppo di precari hanno contestato la Ministra: “Azzolina a casa domattina“, “precariato crimine di stato” e “i professori sono lavoratori” sono i cori che intonano i manifestanti, accompagnati da tamburi e fischietti, come segnala Repubblica.

Fabrizio De Angelis

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