I concorsi della scuola tornano a far discutere. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle date di svolgimento della procedura straordinaria per 32 mila posti, nell’ultimo giorno di ottobre i sindacati maggiormente rappresentativi – Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda – sono usciti allo scoperto chiedendo uno slittamento delle prove.
Precari esposti ai rischi?
“Avviare in un contesto di emergenza igienico sanitaria lo svolgimento delle prove del concorso straordinario (e a seguire un maxi-concorso con oltre 500.000 candidati) – scrivono i leader Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio – non produce alcun effetto immediato in termini di assunzioni mentre espone la scuola e il personale coinvolto a un possibile aumento dei contagi nelle scuole e alla possibilità che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che svolgono e che li espone a tali condizioni, siano esclusi dalla partecipazione al concorso”.
I sindacati, quindi, chiedono che “Parlamento possa promuovere un più complessivo ripensamento su una procedura che, se nell’immediato si rivela unicamente un fattore di ulteriore stress per le scuole”.
La richiesta si basa anche su “quanto avvenuto anche in altri settori della PA”, dove sono stati messi “in atto percorsi di stabilizzazione per titoli e prova orale che consentirebbero di garantire l’assunzione in forma stabile di quei precari già oggi impegnati in cattedra con serietà e professionalità al servizio del nostro sistema di istruzione”.
Azzolina: prove in assoluta sicurezza
A stretto giro di posta giunge la replica della ministra Lucia Azzolina, durante il question time alla Camera.
“Il concorso straordinario – ha detto la titolare del MI – si svolgerà in assoluta sicurezza grazie alla distribuzione territoriale e alla scansione temporale della prove non ci sarà assembramento nè concentrazione dei candidati al di là di quello che qualcuno dice in modo strumentale”.
Prove serie
Saranno “concorsi seri, selettivi”, tiene a sottolineare Azzolina. Per la quale “serve una verifica concorsuale che selezioni chi merita di insegnare; le famiglie chiedono docenti preparati”.
La ministra ha anche ricordato che per il concorso straordinario, per il quale sono state presentate 64 mila domande di partecipazione, verranno allestite oltre 20 mila postazioni per una media di meno di 10 candidati per aula, per garantire il distanziamento.
A breve gli altri concorsi
Nei prossimi giorni sarà emanato uno specifico protocollo. Si svolgeranno due turni al giorno di prove, “non ci saranno scuole chiuse nè ore di lezione perse. Non ci saranno assembramenti nè concentrazioni di candidati”.
Il concorso straordinario, con un’unica prova, sarà solo la prima procedura selettiva. A breve, qualche settimana dopo, si terranno il concorso ordinario per infanzia e primaria e il concorso ordinario di primo e secondo grado.
“L’ impegno è ridurre il precariato garantendo la continuità didattica stiamo garantendo la parole data”.
La ministra ha anche detto che è “fondamentale puntare sul rafforzamento delle competenze del personale scolastico per il futuro dei nostri studenti e delle nostre studentesse e, dunque, per lo sviluppo del Paese. Proprio muovendo da quest’ordine di idee, abbiamo messo in moto la “macchina concorsuale” ferma da troppo tempo”.
“Come sa, avrei voluto che le prove concorsuali si svolgessero anche prima. Ma ci siamo quasi”, ha concluso Azzolina.