In tutto il nostro Paese si sta risvegliando l’aumento dei contagi con la rilevazione delle numerose varianti. La ripresa del concorso straordianrio per il ruolo, che era stata interrotta il 5 novembre 2020, sta preoccupando non poco migliaia di docenti chiamati a svolgere la prova scritta a partire dal prossimo 15 febbraio.
Migliaia di docenti in viaggio per il concorso
Sono moltissimi i docenti che, pur insegnando nelle scuole del sud, si trovano a svolgere il concorso nelle regioni del nord dove ci sono più posti per il ruolo. La preoccupazione del viaggio di andata, dello svolgimento della prova concorsuale e del viaggio di ritorno, è molto concreta per i candidati alla prova scritta, visto l’aumento dei contagi che si sta rilevando in questi ultimi giorni.
Esiste anche l’incognita, ancora non resa ufficiale, che tutti i candidati dovrebbero obbligatoriamente presentarsi con la certificazione del tampone fatto qualche giorno prima dello svolgimento della prova.
Pittoni (Lega), sospendere il concorso straordinario
Secondo il responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama, .”Il perdurare della crisi pandemica sconsiglia la ripresa delle prove del concorso straordinario, annunciata dal ministro Azzolina per il prossimo 15 febbraio. Costringere migliaia di candidati a spostarsi da una regione all’altra anche per centinaia di chilometri, può contribuire non poco a un’impennata di contagi da Covid-19 e sue varianti. Senza contare le difficoltà legate al tampone obbligatorio a ridosso della prova. Chiediamo quindi al ministro dimissionario, ancora in carica per l’ordinaria amministrazione, un’ulteriore sospensiva delle prove concorsuali finché non sarà possibile affrontarle in sicurezza e tranquillità”.