Concorsi

Concorso straordinario, perché non renderlo abilitante?

Il concorso straordinario bis, che vedrà nelle prossime settimane i docenti impegnati in una prova orale unica, sta dividendo il mondo della scuola tra chi chiede una modifica in itinere delle regole del gioco e chi invoca la certezza del diritto e dunque la necessità di lasciare tutto com’è.

TESTO DEL BANDO

Quali sono le due posizioni in gioco e le argomentazione delle parti?

Il coordinamento denominato Modifica al concorso straordinario bis, nella persona del professore Antonio Previtero, intervistato dalla Tecnica della Scuola, chiede quanto segue:

  • chiarimenti da parte del MI sulle modalità della prova d’esame: ad esempio, la cornice d’esame sarà un’unità didattica o un’unità di apprendimento?
  • uguaglianza di trattamento dei candidati nelle diverse sedi d’esame, anche quanto a tempistiche dell’esame (pare che alcuni uffici scolastici abbiano predisposto esami da 10 minuti);
  • l’istituzione di una graduatoria di merito ove si includano tutti i partecipanti e dalla quale attingere anche negli anni futuri per le immissioni in ruolo e per coprire tutte le cattedre vacanti;
  • la possibilità, legata al punto precedente, che il concorso straordinario bis diventi di fatto abilitante per tutti i partecipanti al concorso;
  • l’estrazione della traccia 24 ore prima della prova orale.

Contro queste argomentazioni, c’è chi sostiene che, trattandosi di un concorso senza soglie minime di sbarramento (accedono infatti in graduatoria tutti i partecipanti al concorso), chiedere che si attinga alle graduatorie generate dal concorso straordinario bis fino al loro esaurimento significherebbe garantire l’abilitazione a un insegnante solo a fronte della semplice iscrizione al concorso, senza contare che in questo modo si costituirebbero nuove Gae (graduatorie a esaurimento).


Il corso

Per la preparazione alla prova orale del concorso scuola suggeriamo il corso Metodologie didattiche attive e motivanti, in programma dal 5 luglio, a cura di Giovanni Morello.

Carla Virzì

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