Con i lavori in Commissione Cultura e Istruzione che vanno a rilento, il destino del concorso straordinario ancora sembra non avere un chiaro epilogo. Ma il M5S ha aperto sulle assunzioni per titoli. Ma solo in caso di un ritorno della pandemia.
“Sul concorso straordinario riservato ai docenti precari lavoriamo per una soluzione che dia le giuste risposte al mondo della scuola compatibilmente con l’emergenza in corso. Il Ministero dell’Istruzione ha già dato ampie garanzie perché la prova si possa svolgere in sicurezza. Il Paese sta operando una progressiva riapertura delle attività, non si vede perché continuino pressioni per non far svolgere le prove concorsuali in estate con poche persone per istituto”, scrive la senatrice Granato, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato.
“Tuttavia, nell’eventualità di una ripresa del contagio le soluzioni possibili sono già sul tavolo. La Ministra Azzolina ha dato la massima disponibilità al dialogo e con lei siamo giunti a prospettare una soluzione di buon senso da inserire nel decreto in discussione al Senato: fermo restando il concorso straordinario in estate, come previsto dai bandi pubblicati, si preveda una clausola “di emergenza” legata all’eventualità di un ritorno della pandemia che renda impossibile lo svolgimento delle prove. In quel caso si procederebbe con l’assunzione a tempo determinato dei docenti e al differimento della prova scritta in fase successiva durante l’anno”, prosegue Granato.
“Come sempre il Movimento 5 Stelle fa la sua parte con la massima apertura al confronto, ma garantendo al mondo della scuola un punto imprescindibile: l’accesso al ruolo di docente deve avvenire attraverso una prova che garantisca la qualità e la preparazione di chi andrà a svolgere il delicatissimo ruolo di insegnante”, conclude la senatrice pentastellata.
La situazione resta complicata: Lega e PD (e forse anche LEU) potrebbero votare a favore dell’emendamento contro il M5S; sarebbe caso politico particolarmente grave che potrebbe avere ripercussioni sulla “tenuta” della stessa ministra Azzolina.
Uscire da questo cul de sac in cui la maggioranza di Governo sembra essersi infilata non sarà facile; ma – come si sa – in politica non esiste mai la parola fine e all’ultimo momento, potrebbe esserci qualche novità.
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