Proseguirà nella giornata di oggi, 30 gennaio, il tavolo tecnico fra Miur e sindacati in merito ai concorsi scuola 2020. Dalla prima riunione sono emersi alcuni punti evidenziati dai sindacati, che riguardano il concorso scuola straordinario.
Se tutto dovesse essere confermato, in base a quanto riferiscono le organizzazioni sindacali, ci saranno due bandi distinti per il concorso scuola straordinario: uno riservato ai candidati che partecipano per l’immissione in ruolo e un altro dedicato invece a chi vuole ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Anche se in linea di massima l’idea è quella di far partire entrambe le procedure contemporaneamente, non è escluso che il “bando per l’immissione in ruolo” possa avere la precedenza.
Ricordiamo che potranno partecipare al concorso scuola 2020 straordinario, i docenti in possesso dei seguenti requisiti:
Per i posti di sostegno è necessario avere, oltre ai seguenti requisiti di servizio, la specializzazione sul sostegno.
Il concorso scuola 2020 straordinario ai fini dell’immissione in ruolo, vedrà una prova selettiva computer based che si supera con un punteggio minimo di 7/10; Le graduatorie di merito saranno redatte sommando i punteggi dei titoli culturali e di servizio posseduti più il punteggio ottenuto nella prova selettiva.
Successivamente si procederà all’assunzione in ruolo secondo la posizione in graduatoria.
I docenti assunti saranno ammessi all’anno di prova e di formazione (180 giorni di servizio e 120 di attività didattica) durante il quale, se ne sono sprovvisti, dovranno acquisire 24 CFU a carico dello Stato.
Al termine di tale periodo, per ottenere la conferma in ruolo, dovranno essere valutati dal comitato di valutazione della scuola dove prestano servizio, integrato da un componente esterno.
Nel caso in cui non si dovesse superare per due volte (considerato che il periodo di prova è ripetibile) la prova orale prevista al termine del periodo di prova, il contratto di assunzione è risolto.
Le assunzioni dei vincitori potranno continuare anche dopo il suddetto periodo, perché la graduatoria di merito è ad esaurimento.
I posti saranno suddivisi tra posti comuni e posti di sostegno.
Potranno partecipare solo ai fini dell’abilitazione all’insegnamento, i docenti che hanno maturato il servizio di tre anni nella scuola paritaria e nei percorsi di istruzione professionale, oltre agli insegnanti già in ruolo che vogliono ottenere un’altra abilitazione.
Anche per loro ci sarà una prova computer based che verrà superata con il punteggio di 7/10.
A tal proposito, i candidati che partecipano per l’abilitazione insegnamento dovranno comunque avere in atto una supplenza di durata annuale almeno fino al 30 giugno (quest’ultima condizione riguarda solo i docenti precari nelle scuole statali e paritarie ), e dovranno a loro spese acquisire i 24 CFU se non ne sono già in possesso e sottoporsi poi ad una prova orale selettiva davanti ad una commissione costituita a cura degli UU.SS.RR.
La prova orale, sarà superata almeno con il punteggio di 7/10.
Una volta conseguita l’abilitazione insegnamento i docenti precari potranno iscriversi nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto che dal prossimo anno diventeranno provinciali per l’attribuzione delle supplenze annuali.
Il testo del decreto scuola prevede che i docenti che non entrano nel numero dei 24.000 vincitori del concorso scuola straordinario, pur avendo superato la prima prova scritta con almeno 7/10, potranno ottenere l’abilitazione insegnamento.
Ad ogni modo, attendiamo maggiori ragguagli sul meccanismo definitivo delle procedure e sulle tempistiche.
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