Con ordinanza di venerdì 20 novembre, il Tar Lazio ha smentito il teorema del Ministro Azzolina circa la presunta “impossibilità” dello svolgimento di una prova suppletiva per il concorso straordinario.
Avevamo già detto in precedenza come, a causa della grave situazione sanitaria in atto, moltissimi candidati si sarebbero potuti trovare nell’impossibilità di presentarsi per lo svolgimento della prova scritta, o perché in quarantena fiduciaria, perché entrati in contatto diretto con un soggetto positivo al Covid, o perché in quarantena obbligatoria in quanto risultati a loro volta positivi, o perché con sintomi anche lievi o, addirittura perché ricoverati in ospedale per Covid.
Di tutte queste ipotesi, di cui il Ministro ha pensato bene di disfarsi in maniera alquanto superficiale, adesso se ne fa carico il Tar Lazio innanzi al quale stanno già arrivando i primi ricorsi di quanti, loro malgrado, si sono visti impossibilitati a svolgere la prova scritta causa Covid e oggi rivendicano l’ammissione ad una prova suppletiva.
Con ordinanza del 20 novembre, i Giudici amministrativi hanno infatti accolto la richiesta di misura cautelare avanzata da un candidato che, in quanto affetto da Covid, non si era potuto presentare per lo svolgimento della prova scritta nel giorno prefissato da calendario ed hanno ordinato al Ministero di predisporre una sessione suppletiva quando ci saranno le condizioni di sicurezza sanitaria come da avviso prot. n. 34577 del 4 novembre 2020.
Quanto sopra con buona pace del Ministro Azzolina che sosteneva l’impossibilità dello svolgimento della prova suppletiva.
La storia giudiziaria tuttavia ci ha insegnato che, ove necessario, i giudici avevano già imposto al Ministero dell’Istruzione di organizzare prove suppletive ad hoc, ma evidentemente il Ministero ha la memoria corta, anzi cortissima, visto che le prove suppletive avevano riguardato i concorsi del 2016 e del 2018.
A questo punto non si faranno attendere i ricorsi di quanti, loro malgrado ed a causa del Covid, non hanno potuto svolgere la prova scritta prima della sospensione del concorso e che rivendicheranno l’ammissione ad una prova suppletiva.
L’ORDINANZA DEL TAR DEL LAZIO DEL 20 NOVEMBRE 2020