Una maestra elementare di 57 anni residente a Polizzi Generosa, in provincia di Palermo, è stata condannata dal Tribunale di Termini Imerese a due mesi di reclusione (pena sospesa), nonchè al risarcimento dei danni (da liquidarsi in sede civile) in favore delle parti civili costituite (il minore e i suoi genitori), per maltrattamenti nei confronti di un alunno che frequentava la prima elementare in un istituto di Casteldaccia.
I fatti, come riporta il sito Palermotoday, risalgono all’anno scolastico 2010-11.
L’insegnante avrebbe tenuto in classe dei modi particolarmente duri nei confronti dei giovani studenti, sfociati in percosse e nel divieto di potersi recare in bagno.
A far scattare le indagini erano stati i genitori di un bambino di 6 anni che aveva raccontato in famiglia i modi autoritari della maestra.
Abuso di mezzi di correzione
Il processo si è concluso in primo grado con la condanna dell’insegnante per abuso nei mezzi di correzione e percosse.
Decisiva, ai fini della sentenza, si è rivelata la testimonianza del bambino durante l’istruttoria dibattimentale: il piccolo, assistito da una psicologa, ha confermato ogni accusa riferendo, tra l’altro, di avvertire ancora una sensazione di frustrazione e depressione al semplice ricordo di quei fatti.