Una maestra elementare di 57 anni residente a Polizzi Generosa, in provincia di Palermo, è stata condannata dal Tribunale di Termini Imerese a due mesi di reclusione (pena sospesa), nonchè al risarcimento dei danni (da liquidarsi in sede civile) in favore delle parti civili costituite (il minore e i suoi genitori), per maltrattamenti nei confronti di un alunno che frequentava la prima elementare in un istituto di Casteldaccia.
L’insegnante avrebbe tenuto in classe dei modi particolarmente duri nei confronti dei giovani studenti, sfociati in percosse e nel divieto di potersi recare in bagno.
A far scattare le indagini erano stati i genitori di un bambino di 6 anni che aveva raccontato in famiglia i modi autoritari della maestra.
Il processo si è concluso in primo grado con la condanna dell’insegnante per abuso nei mezzi di correzione e percosse.
Decisiva, ai fini della sentenza, si è rivelata la testimonianza del bambino durante l’istruttoria dibattimentale: il piccolo, assistito da una psicologa, ha confermato ogni accusa riferendo, tra l’altro, di avvertire ancora una sensazione di frustrazione e depressione al semplice ricordo di quei fatti.
Bocciare uno studente a seguito di gravi insufficienze è lecito, soprattutto dopo che il giovane…
Dal 12 novembre scorso sono aperre le iscrizioni alle Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti per l’anno…
La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai…
Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…
Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…