A Taranto un Dirigente Scolastico si è rifiutato di consegnare i documenti sulla sicurezza dei luoghi di lavoro alla docente RSU – RLS.
Infatti, la docente aveva formulato per iscritto la richiesta di accesso ai documenti, che è stata negata. La docente ha polemicamente presentato le dimissioni dall’incarico contestando il comportamento inadempiente del Dirigente.
A sua volta, il preside ha provveduto ad una sanzione di rimprovero per la docente, in quanto accusato da questa per le presunte inadempienze, a suo giudizio.
La questione si è trascinata in Tribunale, dove i giudici del Lavoro pugliesi hanno non solo cancellato la sanzione del Ds ai danni dell’insegnante, ma è stato condannato al pagamento della somma di €.2.000,00, oltre spese, per non aver consentito al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza d’istituto la consultazione della documentazione relativa alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione.
La sentenza, emessa dai giudici, la n.2944/2017 del 26.09.2017 del Tribunale di Taranto, infatti riporta:“si evince che, contrariamente a quanto affermato dal dirigente scolastico, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha il diritto di estrarre copia del documento di valutazione dei rischi, e tale documento deve sì essere consultato in azienda, ma non necessariamente nell’ufficio ove è custodito”, confermando il diritto all’estrazione di copia degli atti d’interesse.
I giudici contestano ai dirigente scolastico anche il fatto di aver convocato la docente RSL – RSU in Presidenza tramite telefono: per il Giudice, si legge sulla nota dell’avvocato Giovanni Bufano, che ha seguito il caso, la convocazione telefonica è da ritenersi informale in assenza di un preciso ordine di servizio o di un fonogramma.