“L’assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico (nella scuola secondaria di secondo grado) in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato settembre con una verifica avente ad oggetto i valori costituzionali e i valori di cittadinanza”: recita così il quinto punto della prima “direttrice” che il ministro dell’Istruzione e del Merito ha detto di volere introdurre “al fine di ripristinare la cultura del rispetto, di contribuire ad affermare l’autorevolezza dei docenti e di riportare serenità nelle nostre scuole”.
La decisione, presa con i tecnici del Ministero, e tenuto conto della relazione conclusiva dei lavori del tavolo ministeriale di esperti sul tema del bullismo, rientra nella revisione dei criteri di valutazione del voto di condotta nelle Scuole secondarie, sulla misura della sospensione e sull’istituzione di attività di cittadinanza solidale.
La novità porterà anche alla revisione normativa del D.P.R 22 giugno 2009 n.122, relativo alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento, e del D.P.R 24 giugno 1998 n. 249, che contiene lo Statuto delle studentesse e degli studenti.
All’interno della stessa “direttrice”, da Viale Trastevere hanno anche fatto sapere che la stretta riguarderà pure “l’assegnazione del 5” che continuerà a comportare la bocciatura, ma con la novità che “potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto”.
Le altre disposizioni intraprese riguardano principalmente l’introduzione di una nuova “misura della sospensione”: partendo dal presupposto che “il semplice allontanamento dalla scuola” risulti “del tutto inefficace” ai fini del recupero dello studente, d’ora in poi “lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche -assegnate dal consiglio di classe- di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento”.
La novità più rilevante, però, è nostro avviso rimane quella sull’assegnazione del 6 per la condotta, che genererà in modo automatico un debito scolastico in Educazione civica, da recuperare obbligatoriamente a settembre con una verifica sui valori costituzionali e i valori di cittadinanza.
Questo significa che per la prima volta un giudizio pari a 6/10 verrà considerato non sufficiente: ecco, la rilevanza del provvedimento preso del ministro Giuseppe Valditara sta proprio su questo punto.
Ne consegue che la condotta, il comportamento tenuto a scuola, compresi i valori dimostrati in fatto di inclusività e rispetto dell’ambiente e del prossimo, almeno alle superiori diventa più importante delle discipline e del Pcto.
Il messaggio che il numero uno del Mim ha volto dare appare chiaro: senza una condotta rispettosa delle regole, non si va da nessuna parte, a iniziare dalla scuola.
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