Botta e risposta fra sindacati confederali e Anp sulla questione della valutazione dei dirigenti scolastici, dopo l’incontro svoltosi nella mattina odierna a Roma presso la sede del Ministero.
Nel pomeriggio di oggi confederali e Snals hanno diramato un comunicato piuttosto secco che si può riassumere così: nei confronti dei dirigenti scolastici il Governo è inadempiente su molti fronti, nega di fatto l’apertura del contratto, scaduto ormai da un paio d’anni, non vuole tornare indietro sulla applicazione della legge Frattini ai capi di istituto e non sembra per nulla intenzionata a dare avvio alle procedure concorsuali che servirebbero per coprire i 3mila posti attualmente vacanti.
Non solo, ma per di più propone un meccanismo valutativo complesso, farraginoso, prevalentemente cartaceo e in definitiva inutile.
Per tutti questi motivi – concludono Cgil, Cisl, Uil e Snals – invitiamo i dirigenti scolastici a rifiutarsi di partecipare alla sperimentazione della valutazione.
L’Anp controbatte con un comunicato che non va troppo per il sottile: confederali e Snals sono come i metafisici del Seicento che non accettavano le regole della scienza sperimentale di Galileo e si rifiutavano di guardare attraverso il cannocchiale perché lo consideravano uno strumento diabolico.
Ma l’Anp non si limita ad accusare di oscurantismo confederali e Snals e avanza anche proposte concrete.
"Abbiamo intenzione di istituire in tutte le Regioni italiane dei veri e propri osservatori sulla valutazione, dicono all’Anp, ne faranno parte i dirigenti scolastici valutati, in modo che ciascuna provincia abbia almeno un paio di rappresentanti"
In alcune regioni, come per esempio in Piemonte, in Calabria e nella Marche, l’operazione è già partita e c’è da credere che verrà rapidamente estesa a tutto il territorio nazionale.
L’idea non sembra però affascinare più di tanto Cgil, Cisl, Uil e Snals che restano fermi sulle proprie posizioni: per quest’anno, dicono, la valutazione è solo sperimentale e i capi di istituto prescelti possono tranquillamente rifiutarsi di dare la propria adesione.
Nei prossimi giorni i dirigenti scolastici selezionati saranno ufficialmente informati dai loro direttori generali: vedremo a quel punto se la protesta di confederali e Snals avrà un seguito o se vincerà la linea "galileiana" dell’Anp.
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