L’Ema non limita il vaccino AstraZeneca per fasce d’età. I benefici valgono per qualunque età. Viene chiarito dall’Agenzia Europea del Farmaco, con un ennesimo pronunciamento, nella conferenza stampa del 23 aprile. Dovranno essere, eventualmente, i singoli Paesi a prendere decisioni relative all’uso del vaccino per fasce d’età.
Il tema del giorno, dunque, ancora una volta gli effetti del vaccino AstraZeneca, in un contesto in cui l’OMS conferma i rari casi di trombosi e intanto, nel nostro Paese la maggior parte del personale della scuola è in attesa della seconda dose di vaccino AstraZeneca e, in alcuni casi, della prima dose (335 mila).
Sono oltre 1 milione, cioé, tra docenti e Ata, coloro che nel mondo della scuola tentano di capire se dovranno o potranno fare la seconda dose AstraZeneca, che in molti casi è già programmata per aprile e maggio. I tempi stringono, insomma.
Peraltro, secondo recenti studi, una dose di vaccino AstraZeneca o Pfizer riduce il rischio di contagio da Coronavirus di quasi due terzi. Lo ha rilevato una ricerca dell’Università di Oxford, che ha analizzato i risultati dei test del Covid di oltre 350.000 persone nel Regno Unito tra dicembre e aprile. In breve, i ricercatori hanno scoperto che 21 giorni dopo la somministrazione della prima dose, il tempo necessario al sistema immunitario per reagire, le infezioni da coronavirus sono diminuite del 65%.
Ma tornando alla seconda dose, ad oggi l’indicazione del ministero della Salute è quella di consentire a chi avesse ricevuto una prima dose di vaccino AstraZeneca, di effettuare la seconda. Su questo fronte, l’Ema precisa che non ci sono dati sufficienti per determinare se il rischio di trombosi associato a piastrine basse, dopo una seconda dose di AstraZeneca sarà uguale o diverso rispetto al rischio collegato alla prima dose.