L’obiettivo è ripristinare la fiducia nei vaccini. A dirlo, in conferenza stampa da Amsterdam, è Emer Cooke, la direttrice esecutiva dell’Ema, chiamata in causa dopo la serie di morti sospette verificatesi non solo in Italia, ma anche in altre parti d’Europa, e la sospensione del vaccino AstraZeneca in una quindicina di Paesi. “Stiamo valutando ogni incidente, caso per caso, i nostri esperti si stanno incontrando per valutare tutte le informazioni e arriveranno a una conclusione giovedì”.
La direttrice dell’Ema ha poi affermato: “Attualmente siamo ancora saldamente convinti che i benefici del vaccino nel prevenire il Covid-19, con i rischi associati di ricovero in ospedale e di morte, superino i rischi di questi effetti collaterali”. Emer Cooke ha dichiarato che i casi tromboembolici registrati nelle persone vaccinate non sembrano superiori a quelli della popolazione generale e per l’Ema questo non è un evento inaspettato, poiché quando si vaccinano milioni di persone, è inevitabile che si verifichino episodi rari di malattia.
Effetto collaterale o coincidenza? Gli esperti stanno valutando, ma appare improbabile che gli eventi siano legati ai lotti specifici visto che si sono registrati in diverse parti d’Europa, con più lotti coinvolti: “improbabile, ma non possiamo escludere sia qualcosa legato alla manifattura” ha dichiarato Cooke.
Dunque si attenderà la giornata di giovedì per il verdetto dell’Ema, poi, qualora si confermasse questa linea, i governi europei sono pronti a sbloccare AstraZeneca e riprendere le vaccinazioni. I Paesi dell’Unione Europea hanno infatti affermato che si allineeranno alle decisioni dell’Ema.