È nostro auspicio che la Corte confermi le conclusioni già espresse dall’avvocato generale Maciej Szpunar, secondo il quale il sistema scolastico italiano ha illegittimamente reiterato per diversi anni contratti a termine per le assunzioni del personale docente e Ata. È un dato di fatto: il Miur ha fatto ricorso negli anni a contratti a termine, quindi temporanei, mentre le esigenze di personale erano permanenti e durevoli. Un vero e proprio abuso che lo stesso avvocato generale censura e afferma che dovrebbe essere impedito a norma delle disposizioni comunitarie e nazionali (direttiva comunitaria 1999/70/Ce recepita dal nostro ordinamento giuridico).
Una tesi, questa, coerente con quanto da sempre la FLC ha sostenuto portando nelle piazze e nei tribunali le ragioni di migliaia di precari dei settori della conoscenza fino a approdare alla Corte di Giustizia Europea.
Nella medesima giornata della pronuncia della Corte, 26 novembre prossimo,parteciperanno il Segretario Generale Domenico Pantaleo e il professor Vittorio Angiolini che fa parte del collegio difensivo che ha rappresentato la FLC CGIL ha organizzato una conferenza stampa a cui LC dinanzi la Corte di Giustizia. Sarà l’occasione di una prima valutazione sulle conseguenze della sentenza e sulle speranze che aprirà a migliaia di precari delle pubbliche amministrazioni.
L’aver messo in moto la macchina organizzativa della FLC CGIL per presentare migliaia di ricorsi in tutto il territorio nazionale fino ad arrivare in Corte di Giustizia ha già prodotto primi effetti: 150 mila assunzioni come risulta ben visibile dalle linee guida contenute nel Piano “La Buona Scuola”.