La procedura della MAD va regolamentata non bastano le scarne indicazioni contenute nella circolare sulle supplenze: lo sostiene l’USB che parte da un dato inoppugnabile e cioè dal fatto che il nuovo anno vedrà un’esplosione di supplenze per le quali, soprattutto nel nord Italia, non basteranno i docenti inseriti nelle terze fasce delle graduatorie d’istituto.
La circolare – sottolinea l’USB – non contiene però “nessuna indicazione su modalità e tempistiche di presentazione delle istanze, totalmente affidate alla discrezionalità di ogni singola istituzione e alla buona volontà degli aspiranti, che spesso si rivolgono a servizi online più o meno efficaci, ma comunque a pagamento, o su criteri oggettivi per la convocazione dell’uno o dell’altro aspirante”.
“L’Associazione Nazionale Presidi – osserva l’USB – si mostra non disponibile questa blanda regolamentazione, sostenendo che non sia possibile applicare alle MaD le disposizioni del DM 131/07, che la pubblicazione degli elenchi delle MaD sia solo un aggravio di lavoro per le segreterie e, soprattutto, non condivide la procedura comparativa”.
Ora, sostiene l’USB, è vero che le segreterie sono sovraccariche di lavoro, ma “il punto è chiaramente strumentalizzato dall’ANP, così come l’intera disposizione contenuta nella circolare, con il palese intento di ripristinare, almeno a questo livello, la chiamata diretta, totalmente discrezionale, dei supplenti sulla base delle preferenze di ciascun DS”.
Il tema era già stato sollevato dalla nostra testata nei giorni scorsi e l’analogia che avevamo fatto con il meccanismo della chiamata diretta aveva suscitato molte il disappunto di molti nostri lettori.
Ora, anche un sindacato di base usa la stessa espressione osservando che “sulle MaD i dirigenti scolastici pretendono mano libera, chiamando chi più gli aggrada, senza bisogno di giustificare le proprie scelte e senza necessità di rendere pubbliche le procedure”.
“USB Scuola – così si conclude il comunicato – chiede che il MIUR si affretti a fornire indicazioni puntuali e precise sul reclutamento tramite MaD, emanando un apposito regolamento che garantisca trasparenza e rispetto dei diritti per tutti i lavoratori, fornendo indicazioni valide su tutto il territorio nazionale”.
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