Il ministro Giuseppe Valditara torna ancora una volta sulla questione della continuità didattica dei docenti di sostegno per annunciare che intende fare in modo che gli insegnanti supplenti su posti di sostegno possano rimanere in servizio nella stessa sede, su richiesta della famiglia.
Obiettivo certamente nobile e condivisibile, anche se sono in molti a ritenere che la continuità dovrebbe essere garantita da tutto il personale docente e non solo dai supplenti di sostegno.
Ad ogni modo resta il fatto che l’ “idea” di Valditara è già contenuta nel decreto legislativo 66/2017 che però non è mai stata messa in pratica perché non sono stati fatti i passaggi richiesti (decreto ministeriale applicativo e intesa con le organizzazioni sindacali rappresentative).
Va anche detto che sulla norma i sindacati hanno sempre manifestato le proprie perplessità: legittimamente, dal loro punto di vista, i sindacati ritengono infatti che le nomine vadano sempre effettuate facendo riferimento alle graduatorie e ai punteggi, anche allo scopo di evitare comportamenti arbitrari o addirittura illegittimi ed illegali da parte dell’amministrazione scolastica.
Ad ogni modo se il ministro è davvero convinto di questo dovrà mettersi subito al lavoro per introdurre le modifiche del caso nel nuovo regolamento per le supplenze.
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