La partita che si sta giocando in questi giorni all’interno della categoria dei dirigenti scolastici è particolarmente delicata e complessa e – in un modo o nell’altro – coinvolgerà l’intero mondo della scuola.
Intanto c’è la questione della chiamata diretta, sulla quale abbiamo già ampiamente riferito: i sindacati del comparto ritengono che il CCNI sulla mobilità abbia di fatto cancellato ogni forma di discrezionalità nella chiamata dagli albi territoriali, l’ANP, al contrario, sostiene che non è cambiato nulla rispetto alla legge 107.
La nota del 19 aprile con cui il Miur ha stabilito i termini entro i quali i collegi dovranno deliberare requisiti e criteri, pur essendo stata inviata a tutti gli USR, non è arrivata alle scuole: stando ad una indagine parziale svolta dalla nostra redazione possiamo dire con certezza che in diverse regioni (Lazio, Piemonte, Calabria, Lombardia) le scuole non hanno ricevuto istruzioni; abbiamo anche visionato i siti di alcuni USR e non abbiamo trovato traccia della nota ministeriale.
Da alcune settimane l’ANP ha lanciato una mobilitazione nazionale che il 25 maggio culminerà in una manifestazione a Roma e proseguirà con il rifiuto di incarichi aggiuntivi e reggenze e con l’indisponibilità ad effettuare le “chiamate dirette” dei docenti nel mese di agosto.
L’Udir, sindacato presieduto da Marcello Pacifico che è anche presidente dell’Anief, ha proclamato uno sciopero della categoria per il 25 maggio che, in prima battuta, era stato bloccato dalla Commissione di Garanzia per la vicinanza con lo sciopero della CUB.
Ma ora la CUB ha precisato che lo sciopero non riguarda il personale dirigente e quindi l’Udir ha potuto confermare la propria azione.
La partita più complessa riguarda però la questione della equiparazione della retribuzione dei dirigenti scolastici con quella delle altre dirigenze pubbliche, rivendicazione storica dell’ANP che non sarà facile ottenere, dal momento che il costo è decisamente consistente (non meno di 250-300 milioni).
I sindacati del comparto hanno già in programma per il 17 maggio un incontro con il sottosegretario De Filippo; non è difficile prevedere l’esito della riunione: è molto probabile che l’Amministrazione prometterà un intervento ad hoc in modo da consentire ai sindacati di rasserenare la categoria. In caso contrario il 25 maggio ANP e Udir potrebbero “fare il botto” portando in piazza una bel numero di dirigenti scolastici, sempre più stanchi e delusi.