I dimensionamenti effettuati l’anno scorso non potranno essere rimessi in discussione. Fatta eccezione per eventuali aggiustamenti che dovessero risultare necessari per effetto di pronunce giurisprudenziali.
Questa, in sintesi, la novità più importante contenuta in una nota emanata dal Ministero della Pubblica Istruzione il 25 maggio scorso. Il documento interviene a fare chiarezza su una materia, molto delicata, quale quella delle operazioni di dimensionamento, che hanno ingenerato non poche perplessità tra gli addetti ai lavori. In particolare, il dicastero di viale Trastevere ha fatto sapere che gli assetti stabiliti d’intesa con gli Enti locali non posso essere ritoccati, perché ciò comporterebbe anche una serie di riflessi sulle operazioni di assegnazione degli incarichi dirigenziali.
Altra cosa sono, invece le, soppressioni, fusioni, sdoppiamenti, accorpamenti e cambi di aggregazioni di scuole od alla costituzione di nuovi indirizzi di studio, corsi o sezioni che non comportino variazioni degli attuali assetti, o che comportino il riequilibrio delle situazioni preesistenti che, pertanto, potranno essere effettuate, sebbene con le dovute cautele.
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