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Confluenza organico di fatto in quello di diritto: molti ci sperano

L’incremento dell’organico dell’autonomia è la speranza di tantissimi docenti che temono di finire in soprannumero e che ambiscono ad ottenere il trasferimento.

Si tratta di un probabile incremento dovuto alla confluenza dell’organico di fatto dell’anno scolastico 2016/2017 nell’organico dell’autonomia dell’anno scolastico 2017/2018.

Il Miur ha informato i sindacati, in una doppia riunione del 15 e 16 marzo 2017, di un preciso percorso di stabilizzazione del contingente di cattedre interne o orarie esterne, che passerebbero dall’organico di fatto del 2016/2017 a quello di diritto 2017/2018, aumentando cospicuamente l’organico dell’autonomia del prossimo anno scolastico.

Questa stabilizzazione è stata inserita nella legge di stabilità 2017, nella parte I Sezione I riferita alle misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici, in cui all’art.1 comma 366 è stato specificato che per il concorso alle  finalità di  cui  al  comma  364  del presente  articolo ( dove per il pubblico impiego sono stati stanziati complessivamente 1.920,8 milioni di euro per l’anno 2017 e 2.633 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018), nello stato di previsione del  Ministero dell’istruzione, dell’università e della  ricerca,  è  iscritto  un fondo con una autonoma dotazione di 140 milioni di  euro  per  l’anno 2017 e 400 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.

 

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Questa quota è da  destinare all’incremento dell’organico dell’autonomia di  cui  all’articolo  1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107. Al riparto del fondo si provvede con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Nella prossima settimana ci dovrebbero essere degli incontri tra MIUR e MEF per l’esatta definizione del numero dei posti comuni e di sostegno da stabilizzare ai sensi dell’art.1 comma 366 della legge n. 232 dell’11 dicembre 2016. Si stimano all’incirca tra posti comuni e posti di sostegno, venti o trenta mila posti aggiuntivi.

Attendiamo di conoscere quindi i dati ufficiali: di sicuro, però, sono in molti a sperare di ottenere un trasferimento o a non perdere il posto per l’aggiunta di questi posti.

Lucio Ficara

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