E dove starebbe il nodo? L’allegato tecnico inserisce, tra i “contenuti del modulo d’iscrizione”, sia il modello per la scelta dell’Insegnamento della religione cattolica, e sia quello per le attività alternative riservato ai non avvalentisi.
La confusione si genererebbe dal fatto che si mettono sullo stesso piano la facoltà di avvalersi dell’Irc e la scelta delle attività alternative.
In vece, scrive l’Avvenire, la circolare 28 del 10 gennaio, stabilisce che il modulo sulla scelta dell’ora di religione va compilato “al momento dell’iscrizione”, mentre quello per le attività alternative deve essere compilato soltanto dagli studenti che non si avvalgono dell’Irc, ma “all’inizio del nuovo anno scolastico”.
Non sarebbe una questione di poco conto, secondo Incampo, perché “Dare, in contemporanea, i due moduli, potrebbe generare gravi anomalie, quali, per esempio, la formazione di classi intere di non avvalentisi, oppure la collocazione dell’ora di religione alla prima o all’ultima ora di lezione, con un inevitabile svilimento della materia. Gli studenti, a questo punto, sarebbero tentati di non avvalersi anche solo per saltare un’ora di scuola”.
Per questo, dice Incampo, è urgente correggere l’allegato tecnico alle iscrizioni onde evitare, visto che le scuole stanno procedendo alla “personalizzazione” del modulo d’iscrizione, confusione e anomalie future.
“Alcuni insegnanti hanno denunciato che, nelle loro scuole, si vuole procedere con la compilazione dei due moduli in contemporanea. Per questo il Miur deve intervenire con celerità. Per evitare disagi alle scuole e alle famiglie”
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