Nell’aula della Camera oggi 10 marzo si sono svolte le interrogazioni a risposta immediata relative all’esame del decreto sull’emergenza Covid-19 cui ha partecipato anche la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, che ha chiarito le misure a sostegno delle famiglie con figli in DaD, previste nel decreto sostegno.
Sono circa 6 milioni infatti gli alunni che in questa settimana sono ricorsi alla didattica a distanza per via della crescita dei contagi da Covid-19 e in special modo a seguito delle varianti del virus che si insinuano anche nelle scuole e tra i più giovani.
La ministra Bonetti rassicura che si sta lavorando a tutti quei provvedimenti in grado di agevolare le famiglie i cui figli siano costretti in DaD o in quarantena. Il tentativo è quello di rendere compatibile entro le famiglie la cura dei figli e l’esercizio della professione, a favore, soprattutto di quelle donne che nella prima fase della pandemia sono state fortemente penalizzate dai vari lockdown, spesso con la perdita del lavoro. Un sostegno alle famiglie, dunque, quello che sta per mettere in campo il governo, ma anche una risposta alle urgenti istanze di eguaglianza e di parità di genere, presenti nel Paese. “Il Covid apre scenari nuovi,” afferma la ministra, “e dunque necessita di soluzioni nuone.”
Le misure
La Bonetti presenta così le misure in fase di approvazione nel decreto sostegno.
Si tratterà di garantire lo smart working per i lavoratori dipendenti per tutta la durata della DaD dei figli o della quarantena degli stessi; o, nell’impossibilità di svolgere il lavoro agile, la misura riguarderà la possibilità di garantire un congedo straordinario con retribuzione al 50% per chi ha figli minori di 16 anni in DaD o figli con disabilità in situazione di gravità accertata, iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura.
Per i lavoratori autonomi, invece, si reintrodurrà il bonus baby-sitting o il bonus servizi educativi.
Aggiunge la ministra Bonetti: “Sto lavorando perché gli eventuali periodi di congedo parentale fruiti dai genitori durante i periodi di necessità siano convertiti nel congedo straordinario e non computati né indennizzati a titolo di congedo parentale.”
Sui tempi la ministra viene incalzata dalla deputata Lia Quartapelle Procopio (PD) che chiede quando le misure verranno rinnovate, a fronte di una situazione delle scuole, sempre più grave che vede tornare in DaD ogni giorno quote di alunni sempre maggiori.
Per la deputata Chiara Gribaudo (PD) è troppo poco e troppo tardi, e chiede automatismi nelle misure di sostegno prospettate dalla Ministra Bonetti, affinché la burocrazia o la complessità di qualche formula operativa non renda vano lo sforzo del Governo.