“È una vittoria davvero importante” riferiscono gli avvocati Delia e Bonetti, difensori dell’associazione “Adida, Associazione docenti Invisibili da abilitare”, perché il Tar con l’ordinanza oggi riformata, aveva, di fatto, cancellato due sentenze di merito degli stessi legali con cui era stato annullato un pezzo intero del decreto ministeriale n. 572/2013 e sospeso quello n. 235/14. Tale provvedimento poteva essere usato come pretesto per pregiudicare, ancora una volta, i congelati Ssis ed escluderli dal piano di assunzioni de “La Buona Scuola”: oggi non ci sono più scuse il posto dei congelati è in Gae.
Secondo il Consiglio di Stato va ordinato che parte ricorrente “sia inserita, sia pur con riserva, nelle graduatorie ad esaurimento, non risultando prima facie ostativa a tal fine la circostanza che la stessa abbia sospeso la frequenza alla Ssis per seguire un dottorato di ricerca”.
Dopo la vittoria degli stessi legali per 3000 diplomati magistrali, oggi è la volta dei congelati Ssis che, anche in questo caso, vengono ammessi in Gae. Delia e Bonetti, sul punto, mostrano soddisfazione anche in quanto, nella stessa udienza, altri ricorsi non hanno avuto medesimo esito ed altri insegnanti non hanno ottenuto l’ammissione in Gae. Prova ne è, dicono gli avvocati, che l’innovativa impostazione della nostra azione giudiziale ha toccato i giusti punti focali facendo ottenere una decisive ammissione ai nostri ricorrenti in Gae.
I congelati Ssis che, per usare le parole dell’ex ministro Gelmini, hanno “agli occhi di qualcuno, tre difetti: sono pochi, sono qualificati e hanno completamente ragione. Viene il sospetto che siano considerati da troppi come dei “figli di nessuno”.
Per tale categoria di docenti, ricordano gli avvocati Bonetti e Delia, ci siamo battuti come nessun altro credendo, da sempre, nella palese ingiustizia perpetrata a loro danno: sono nostre le uniche due sentenze di merito sul D.M. n. 572/2013, è nostra la vittoria al Consiglio di Stato del 2014 quando venne rigettato l’appello del Ministero sull’allora positiva posizione cautelare del Tar Lazio, sono ancora nostre la vittoria in appello oggi in commento e la prima ammissione in ruolo a seguito di riammissione in Gae avvenuta all’Usp di Bari.
I legali di “Adida” invitano tutti i precari della scuola a non arrendersi e a continuare, tutti uniti e con entrambe le associazioni, nella battaglia.
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