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Coni, Malagò: un piano Marshall per lo sport a scuola [VIDEO]

Servirebbe un piano Marshall per riportare lo sport nella scuola. Lo ha detto a chiare note il presidente del CONI, Giovanni Malagò, intervenendo al convegno “Educare allo Sport”, durante il quale è stata presentata la collana Scrittori di Classe, il progetto di scrittura creativa ideato da Conad per le scuole primarie e secondarie di primo grado.

Quest’anno Scrittori di Classe ha aperto una finestra su un nuovo tema alla base del benessere: il movimento e lo sport. Lo ha fatto coinvolgendo otto campioni protagonisti delle cronache sportive che hanno condiviso le loro esperienze con i partecipanti. Sportivi di diversi discipline come Giovanni Tamberi, Rino Gattuso, Vincenzo Nibali, Federica Pellegrini, Marco Belinelli, Ivan Zaytsev, Martin Castrogiovanni e Flavia Pennetta.

CAMBIARE ROTTA SU CORPO DOCENTI E INFRASTRUTTURE

“La madre di tutte le battaglie del nostro mondo è quella di legare sempre di più lo sport alla scuola”, ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Rispetto agli altri comitati olimpici il Coni si occupa e investe su molti altri temi che esulano dalla sola attività sportiva, ma secondo il nostro statuto il Coni non si dovrebbe occupare della scuola.  Negli ultimi 15-20 anni abbiamo comunque continuato ad interloquire con il Miur per creare progetti per lo sport nella scuola, togliendo risorse alle nostre Federazioni”. Ad oggi l’attività sportiva a scuola è quasi esclusivamente a carico delle famiglie che con i loro contributi economici sostengono questo tipo di attività, ormai considerata  complementare.

Il mondo dello sport, ha aggiunto il numero uno dello sport italiano “non può fregarsene, è un problema di coscienza, ma questa situazione è troppo complicata. C’è anche un problema di infrastrutture, quindi servirebbe da parte del Governo un vero piano Marshall per cambiare rotta sia sotto il profilo del corpo docente che infrastrutturale, sfruttando anche le competenze del Coni e la sua rete associativa per creare un sistema più strutturato per portare lo sport nella scuola”.

In fondo, ha sottolineato Malagò, a scoprire il più grande campione dell’atletica italiana, Pietro Mennea, è stata il suo insegnante vedendolo giocare nel cortile della scuola: “Tutti i risultati sportivi che portiamo a casa non nascono dal sistema scuola come invece avviene nel 95% degli altri paesi. Se potessimo integrare il nostro programma sportivo con quello scolastico saremmo imbattibili”.

OTTO LIBRI SCRITTI DAI RAGAZZI DELLE SCUOLE

Il progetto ha coinvolto 22mila classi per un totale di 500mila bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni che insieme ai loro insegnati hanno raccontato i valori dello sport in più di 5.600 storie, riviste e pubblicate insieme alla Gazzetta dello Sport in una collana di otto libri che stanno distribuiti nei supermercati Conad.

“Lo sport ha dei valori che stiamo perdendo nella nostra società: spirito di sacrificio, meritocrazia, inclusione”, ha spiegato l’A.d. di Conad Francesco Pugliese. “Ci ha sorpreso positivamente la disponibilità dei docenti che grazie a questo progetto hanno potuto toccare argomenti che potessero in qualche modo integrare il programma didattico. Noi investiamo circa 7 milioni e 200 mila euro per supportare le squadre giovanili. Con quei soldi potremmo essere sulla maglia di qualsiasi squadra nazionale, invece abbiamo scelto di investire e sostenere il tessuto sociale nel quale operiamo”.

Luca Protettì

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