In un Liceo della Lombardia, ma per la verità non è l’unico caso in Italia, durante le festività pasquali, un Dirigente scolastico decide di convocare i Consigli di classe online “ordinari” per il pomeriggio di venerdì 10 aprile 2020, ovvero il venerdì Santo, giorno molto importante per la liturgia cattolica. Particolare importante della strana vicenda è che tali Consigli di classe non erano stabiliti, in questi termini, dalla delibera del Collegio docenti del piano annuale delle attività.
In data 4 aprile 2020 un Dirigente scolastico convoca i i Consigli di classe che dureranno per tutto il periodo delle vacanze di Pasqua. Nella circolare di convocazione è scritto:” I Consigli di Classe sono convocati in modalità on line da Mercoledì 8 Aprile 2020, dalle h 13:00 alle h 18:00, per discutere il seguente O.d.g. :
Tale circolare prevede anche l’impegno dei docenti nel pomeriggio del venerdì 10 aprile 2020, giorno molto importante per la liturgia cattolica in quanto in questo giorno i cristiani commemorano la passione e la crocifissione di Gesù Cristo. Questa ricorrenza viene osservata con speciali pratiche e riti dai fedeli di molte confessioni cristiane. In buona sostanza il Dirigente scolastico non tiene in alcun conto del fatto che è una giornata particolarmente importante per il culto dei cristiani ed impone unilateralmente questa data per svolgere una riunione a distanza per diversi docenti di diverse classi, variando in modo unilaterale il piano delle attività.
È importante sapere che ai sensi dell’art.28 comma 4 del contratto scuola 2006/2009 il dirigente scolastico è tenuto ad informare le rappresentanze sindacali della scuola e quelle firmatarie del CCNL scuola 2016-2018, sui contenuti del piano annuale delle attività docenti.
La norma contrattuale su evidenziata dispone che gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento.
Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che sono conferiti in forma scritta e che possono prevedere attività aggiuntive. Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. Di tale piano è data informazione alle OO.SS. di cui all’art. 7 (RSU e sindacati provinciali firmatari di contratto).
Il Dirigente scolastico della scuola della Lombardia che convoca il Consiglio di classe, senza fare per altro partecipare i rappresentanti di classe degli studenti e dei genitori, compie un atto illegittimo per il fatto che modifica l’impianto del piano annuale delle attività deliberato dal Collegio docenti in modo unilaterale e senza darne una motivazione straordinaria. Per il Ds, si evince dalla circolare stessa, le fonti normative che lo autorizzano a fare ciò sarebbero: ” DPCM del 4 marzo 2020, le note MIUR 278-279-368-388, nonché il DPCM n.194 dell’1 aprile 2020″.
Una domanda sorge spontanea, ma il Ds avrà interpretato correttamente le disposizioni normative citate nella circolare da lui stesso emanata? I docenti che ci hanno segnalato questa strana circolare pensano che si tratti di una circolare illegittima e, francamente, non possiamo dargli torto. Altra cosa sarebbe stato indire un Consiglio di classe straordinario per motivi urgenti e non derogabili, visto che i docenti durante il periodo dei giorni feriali delle vacanze non sono in ferie, ma dall’ordine del giorno della circolare, nulla c’è di urgente e soprattutto di inderogabile.
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