I docenti che hanno superato il limite di 40 ore annue di Consiglio di Classe devono essere pagate. Lo dice il Tribunale di Torino con la sentenza 164 del 2016.
Dopo la sentenza, emessa il 28 gennaio 2016, quando alcuni docenti avevano fatto ricorso per aver partecipato ai Consigli di classe ordinari e straordinari oltre il limite delle 40 ore annue, riproponiamo la questione sempre molto importante per gli insegnanti.
Il Giudice del lavoro torinese, accogliendo le tesi difensive dei ricorrenti, docenti di religione ed educazione fisica che avendo numerose classi hanno superato abbondantemente il limite previsto dal CCNL, ha rilevato che la partecipazione dei docenti ai consigli di classe è prevista tra le attività funzionali all’insegnamento, di carattere collegiale, ovvero le attività costituite “da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi”.
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Infatti, gli obblighi relativi a queste attività sono programmati, secondo criteri stabiliti dal Collegio dei docenti e quindi bisogna tener conto del reale apporto degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei, impegno però che deve essere programmato fino a 40 ore annue. Se si supera tale limite scatta il risarcimento economico.
Il Miur ha provato ad opporsi, sostenendo che tale limite non può essere considerato tassativo, e deve quindi ritenersi che il docente chiamato ad impegnarsi oltre le 40 ore non possa sottrarsi.
Ma il giudice del lavoro ha accolto il ricorso, “sulla considerazione che la richiesta al docente di prolungare la partecipazione ai Consigli di classe oltre il limite orario previsto dalla contrattazione collettiva, integra inadempimento contrattuale all’obbligo di limitare l’impegno dei docenti entro le 40 ore annue di partecipazione ai Consigli di classe. E tale inadempimento determina, quale conseguenza, l’obbligo di risarcimento del danno attraverso la remunerazione delle ore aggiuntive di impegno richieste ai ricorrenti oltre il limite, da retribuirsi con onere a carico del fondo di istituto alla stessa stregua delle attività aggiuntive funzionali all’insegnamento”.
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