Scegliere le UDA come attività didattica da proporre per la prova orale del Concorso ordinario per la scuola secondaria permette ai candidati di adottare un approccio esperienziale, interdisciplinare, inclusivo, che risponda allo sviluppo di competenze disciplinari, competenze-chiave europee e competenze sociali e di cittadinanza.
Nello scorso articolo abbiamo tracciato qualche consiglio per la fase di ideazione di una UDA; qui sotto sarà affrontata la fase di realizzazione di un’UDA.
Dopo la progettazione, si giunge alla realizzazione dell’Unità di apprendimento in date e luoghi ben definiti e condivisi in anticipo con gli studenti. Si consiglia di spiegare prima ancora di iniziare in che cosa consisterà l’UDA, quali saranno i suoi obiettivi e le sue finalità e quale sarà il prodotto o il compito che ci si aspetta di ottenere alla fine del percorso. Condividere i progetti formativi con i propri allievi è alla base della costruzione di un rapporto di fiducia e permette agli studenti di avere un quadro generale di che cosa li aspetta.
Prima di procedere, è opportuno operare una verifica dei prerequisiti: può trattarsi di un veloce brainstorming, impiegando la LIM o la lavagna per aggregare le risposte degli studenti, oppure di un test veloce su Kahoot o su Google Moduli, o ancora di domande alla classe, ad esempio. Questo consente di scoprire se sia necessario soffermarsi sui prerequisiti per rinsaldarli o se si possa procedere.
Come viene raccomandato dai pedagogisti, è bene impiegare metodologie attive, che aiutino gli studenti a imparare facendo, e che non li limitino a restare ascoltatori passivi. Il focus dell’UDA si sposta infatti sul processo e sui risultati dell’apprendimento e non sul programma, in una prospettiva più integrata e olistica, che ha al centro lo studente e l’apprendimento situato. Dunque, vanno ridotti il più possibile i momenti di lezione frontale, per passare subito dopo a metodologie che portino gli studenti a maggiore partecipazione e alla collaborazione tra di loro.
Ecco alcune metodologie particolarmente consigliate e già ampiamente impiegate:
Si considerino in particolare i vantaggi di inserire, laddove possibile:
L’insegnante è da ritenersi un coach, che guida e coordina gli allievi durante le diverse fasi di realizzazione dell’UDA, verso un apprendimento collaborativo e significativo.
Durante tutte le diverse fasi, l’insegnante è chiamato anche a osservare le dinamiche che si verificano, tant’è che la valutazione non deve vertere solo sul risultato finale, ma anche sull’intero processo di realizzazione.
Ci focalizzeremo sulla valutazione nel prossimo articolo
Per entrare al meglio nel mondo delle UDA, dalla fase di progettazione alla realizzazione e alla valutazione, è bene confrontarsi con UDA già realizzate. Nei manuali editi da Guerini e Associati dedicati al Concorso ordinario per la Scuola secondaria curati da Antonello Giannelli (qui tutta la serie), con la collaborazione di insegnanti competenti che conoscono da vicino le metodologie d’apprendimento per competenze, è possibile trovare numerose UDA già svolte, per la Scuola secondaria di primo e di secondo grado. La suddivisione in volumi agili e aggiornatissimi, pensati per le diverse classi di concorso, permette di avere sotto gli occhi proposte credibili, da adattare alla propria realtà o con cui confrontarsi. Inoltre ogni volume offre un webinar e uno spazio di approfondimenti esclusivi online.
leggi la terza fase qui: https://www.tecnicadellascuola.it/quali-competenze-valutare-nelle-uda-alcuni-consigli-per-strutturare-le-griglie
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