A quanto pare, il DECRETO-LEGGE sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole, sarebbe stato approvato all’unanimità: è quanto viene fuori dal Consiglio dei Ministri.
Avevamo anticipato qualche ipotesi sulla riapertura scuole. Adesso arrivano le ultime indiscrezioni, che potrebbero essere passibili di ulteriori cambiamenti.
Regole più stringenti per la scuola dell’infanzia, dove – lo ricordiamo – non vi sono alunni vaccinati, né mascherine né tantomeno distanziamento. In questo grado di scuola, dunque, basterebbe un solo positivo per portare tutto il gruppo classe in quarantena per dieci giorni.
Diversa la situazione per le scuole primarie.
1) in presenza di un caso di positività nella classe, si applica alla medesima classe la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi al momento di presa di conoscenza del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni;
2) in presenza di almeno due casi di positività nella classe, si applica alla medesima classe la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni.
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado, in ragione di un maggiore numero di vaccinati si opterebbe per queste misure:
1) fino a due casi di positività nella classe, si applica alla medesima classe l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2 e con didattica in presenza;
2 ) con tre casi di positività nella classe, per coloro che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario da meno di centoventi giorni, che non siano guariti da meno di centoventi giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, si applica la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni; per gli altri soggetti, che diano dimostrazione di aver effettuato il ciclo vaccinale o di essere guariti nei termini summenzionati, si applica l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2;
3) con almeno quattro casi di positività nella classe, si applica alla medesima classe la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni.
Si continua a parlare dell’ipotesi del tracciamento (in relazione agli alunni delle scuole secondarie soggetti ad autosorveglianza). A questo fine, per rendere gratuiti i tamponi rapidi presso le farmacie o le strutture sanitarie – sembrerebbe – verrà autorizzata a favore del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 la spesa di 92.505.000 euro per l’anno 2022.
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