
Il Consiglio dei ministri è stato convocato oggi, venerdì 28 marzo 2025, alle ore 11.40 a Palazzo Chigi, per l’esame di diversi temi all’ordine del giorno, tra cui quelli relativi al Dl Scuola. Successivamente si è svolta una conferenza stampa con tutti i ministri coinvolti per spiegare ai cittadini in cosa consistono le norme approvate.
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Dl Pnrr sulla scuola e immissione in ruolo di prof. idonei
Il governo ha varato un decreto per “l’attuazione delle misure del Piano di ripresa e resilienza e in materia di istruzione e merito e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/26”. Il provvedimento mira a stabilizzare una nuova categoria di insegnanti che hanno superato le prove concorsuali, ma attendono ancora l’immissione in ruolo. Nello specifico, si parla del riutilizzo delle graduatorie dei concorsi Pnrr con l’obiettivo di colmare i vuoti d’organico entro il 31 dicembre 2025. Allo studio del ministero dell’Istruzione e del Merito spuntano inoltre misure per snellire le procedure di assunzione in vista del prossimo anno scolastico. Sempre in tema di istruzione, il decreto include misure per il potenziamento degli Its Academy e modifiche al sistema degli istituti tecnici.
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Norma anti-diplomifici
Come annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, la norma affida più poteri agli Uffici scolastici regionali con le scuole paritarie che verrebbero autorizzate ad attivare solo una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionate nella medesima scuola.
“Deve partire già dal prossimo anno scolastico”, ha annunciato il ministro. “Vogliamo una scuola seria, una scuola dove i diplomi non si regalano, vogliamo una scuola che sia all’altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani: quindi – ha spiegato Valditara – con decreto legge la norma contro i diplomifici entrerà subito in vigore. Non sarà più possibile fare 4 anni in 1, è una misura che abbiamo fortemente voluto”.
Si prevede tra l’altro, l’obbligo del registro elettronico e le commissioni di ammissione dovranno avere un presidente esterno; un ragazzo che vuole saltare un anno sarà esaminato da un docente esterno di scuola statale.
Il discorso integrale del ministro Valditara in conferenza stampa
Il decreto legge recentemente approvato introduce una serie di misure fondamentali per il sistema scolastico italiano. Il ministro Valditara ha illustrato i principali punti del provvedimento, a partire dall’articolo 1, che consente il raggiungimento di un importante target PNRR relativo alla riforma dell’istruzione tecnica. Questo decreto permette di rendere immediatamente operativa una normativa già contenuta in un DPR approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 agosto scorso.
L’articolo 2 introduce una riforma del reclutamento, rispondendo a due necessità fondamentali: da un lato, offrire opportunità di inserimento nelle graduatorie ai candidati idonei dei concorsi PNRR e del concorso 2020, dall’altro, affrontare la carenza di docenti in alcune regioni. Il meccanismo prevede l’assunzione di un ulteriore 30% di idonei PNRR e l’eventuale ricorso a idonei di altri concorsi provenienti da diverse regioni. Inoltre, è stata anticipata la sottoscrizione del contratto di lavoro prima della presa di servizio, per garantire una programmazione più efficiente e ridurre le scoperture di personale all’inizio dell’anno scolastico.
L’articolo 3 si occupa della gestione di circa 820 milioni di euro destinati al nuovo piano per gli asili nido. Questi fondi, riconosciuti dalla Commissione Europea, derivano dall’efficiente utilizzo delle risorse PNRR e dalla necessità di coprire i maggiori costi dovuti all’inflazione. Tra le novità introdotte nel bando vi è la priorità ai comuni con una copertura del servizio sotto il 33%.
Per quanto riguarda l’articolo 5, il decreto rafforza la lotta ai diplomifici, prevedendo misure attese da tempo nel settore scolastico. In particolare, non sarà più possibile conseguire quattro anni in uno e sarà vietata la proliferazione di classi collaterali, limitandola a una sola per ogni corso. Inoltre, verrà introdotto l’obbligo del registro elettronico, che consentirà di monitorare in tempo reale la frequenza degli studenti ed evitare frodi. Un’ulteriore garanzia di serietà verrà data dalla presenza di una commissione di valutazione con un docente esterno per chi intende recuperare due anni in uno.
L’articolo 6 prevede un incremento del fondo per la fornitura gratuita di libri di testo destinato agli alunni meno abbienti: un milione di euro per il 2025 e tre milioni per il biennio 2026-2027.
L’articolo 7 prolunga la possibilità di attingere alle graduatorie comunali per l’assunzione di educatori nei servizi educativi, con particolare riferimento alle scuole paritarie dell’infanzia. L‘articolo 8, invece, stanzia un milione di euro per la formazione e l’informazione dei docenti nella lotta contro gli stupefacenti.
Un’altra misura significativa è contenuta nell’articolo 9, che prevede l’assunzione di 101 funzionari destinati agli uffici scolastici regionali. Questo intervento consentirà di rendere più efficienti le procedure d’appalto per i viaggi di istruzione, che non saranno più gestiti direttamente dalle scuole ma dagli uffici regionali, in linea con le indicazioni dell’Anac.
Infine, l’articolo 10 destina un milione di euro all’ampliamento dell’offerta formativa degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), favorendo processi di internazionalizzazione legati al Piano Mattei. L’obiettivo è formare giovani capaci di supportare il sistema imprenditoriale italiano sia in patria sia all’estero.