Una società sempre più etnicamente, culturalmente e religiosamente disomogenea comporta una risposta compatta ed omogenea nel tentativo di limitare discriminazioni e favorire l’inclusività all’interno delle scuole d’Europa, biolaboratorio atto alla creazione del cittadino – si spera pensante ed autonomo – del domani. Il Consiglio d’Europa, attraverso il programma “Building Capacity for Inclusion in Education – INCLUDE” entra nel sistema scolastico comunitario attraverso l’allestimento di una rete di scuole pilota con ben 240 educatori: il fine è quello, come in altri progetti promossi dal Consiglio, di favorire uno sviluppo e dialogo democratico all’interno delle scuole, secondo i valori di inclusività europei, devoti all’educazione come allestimento intellettuale dell’individuo. Durante l’anno accademico 2022/2023, 240 operatori scolastici hanno partecipato al programma di formazione su Creare una comunità di apprendimento democratico e inclusivo.
L’iniziativa comunitaria è stata organizzata attraverso quattro giornate di formazione abbinate a quattro giornate di visite di monitoraggio nelle scuole sui temi relativi alle Competenze per la Cultura Democratica e ha affrontato anche il Bullismo come fenomeno in crescita nelle scuole e la tutela dell’ambiente. Oltre a sviluppare le capacità dei professionisti della scuola, gli istituti coinvolti hanno organizzato progetti scolastici su vasta scala dedicati ad ambiente ed inclusività che hanno visto la partecipazione attiva di centinaia di studenti. Ogni scuola ha inoltre celebrato la Giornata della diversità il 26 aprile con un’attività dedicata svoltasi in aula. I partecipanti hanno considerato la formazione vitale per dotarli delle competenze per gestire classi diverse e per creare ambienti inclusivi per ogni ragazzo e ragazza. Inoltre, sono diventati consapevoli dell’importanza della diversità come risorsa.
L’ultimo giorno dell’iniziativa, le scuole hanno anche presentato i loro piani di lavoro per il prossimo anno scolastico 2022 – 2023, su come utilizzeranno le Competenze per la Cultura Democratica acquisite e le conoscenze come parte dei loro piani di sviluppo scolastico e personale. I professionisti della scuola sono stati inoltre dotati delle risorse necessarie per sostenere il loro ulteriore lavoro all’interno delle scuole. Ciò si lega indissolubilmente alla retorica della cittadinanza attiva, in continua evoluzione sia come disciplina che come pratica, dedicata alla partecipazione dell’individuo alla vita politica della società in cui quest’ultimo inserito, con radici antiche e basi normative legate ai valori di uguaglianza, libertà di espressione e di opinione. Di certo una robusta base di nozioni, abilità e competenze nella storia e nella cittadinanza, come il diritto, possono agevolare l’ingresso dei cittadini del domani all’interno di una vita politica fatta di campagne elettorali, promesse, liste ed istituzioni.
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