Nella seduta del 12 novembre il CSPI ha espresso il parere sullo schema di decreto ministeriale di “Adozione del modello nazionale di consiglio di orientamento ai sensi dell’articolo 14, comma 5, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56”.
Il decreto in questione si inserisce tra le disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e prevede l’adozione, da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito, di un modello nazionale di consiglio di orientamento. Tale modello, integrato nell’E-Portfolio definito dalle “Linee guida per l’orientamento” (DM n. 328 del 22 dicembre 2022), mira a sostenere gli studenti nella scelta del percorso formativo al termine della scuola secondaria di primo grado.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) apprezza il modello nazionale di orientamento, evidenziandone la valenza strategica per supportare il percorso degli studenti. Finora, le istituzioni scolastiche non avevano un riferimento univoco a livello nazionale, e le indicazioni orientative erano spesso sintetiche, non tenendo pienamente conto delle attitudini e dei talenti individuali. Il nuovo modello si propone come strumento fondamentale per accompagnare gli studenti in modo continuativo e coerente.
L’orientamento scolastico, secondo il CSPI, svolge una funzione centrale nel contrasto alla dispersione e al fallimento formativo. È concepito come un processo permanente, volto a guidare gli individui nella conoscenza di sé, del contesto sociale e delle opportunità disponibili, promuovendo una cittadinanza attiva e inclusiva. Questo approccio consente agli studenti di sviluppare competenze utili per definire i propri obiettivi personali e professionali, progettando il proprio futuro con consapevolezza.
Il modello in esame valorizza sia le aree disciplinari di interesse dimostrate dallo studente sia le competenze acquisite attraverso attività extrascolastiche. Il Consiglio di classe può così fornire indicazioni mirate per il percorso formativo successivo, considerando il percorso scolastico, le attitudini personali e le certificazioni conseguite. L’orientamento, quindi, non si limita a fornire informazioni, ma intende promuovere la conoscenza di sé e lo sviluppo di atteggiamenti costruttivi nei rapporti con gli altri e con il mondo.
Il CSPI sottolinea l’importanza di una didattica orientativa, finalizzata alla scoperta delle potenzialità e degli interessi degli studenti. Centrale è il ruolo del docente tutor, che accompagna gli studenti nella compilazione dell’E-Portfolio e nella definizione del consiglio di orientamento. Per questo, il rafforzamento delle competenze dei docenti e la loro formazione specifica dovrebbero essere inclusi nel Piano Nazionale di Formazione e nelle attività della Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione (SAFI).
Richiamando il Decreto Ministeriale n. 5 dell’8 febbraio 2021, il CSPI evidenzia l’importanza di favorire il ri-orientamento durante il percorso scolastico per contrastare l’abbandono e la dispersione, soprattutto nel biennio della scuola secondaria di secondo grado. Questo approccio flessibile riconosce la possibilità di rivedere le scelte iniziali per migliorare il successo formativo degli studenti.
Il CSPI propone di integrare nel modello nazionale di consiglio di orientamento una descrizione analitica delle possibilità di prosecuzione degli studi anche per gli Istituti professionali, come già previsto per i Licei e gli Istituti tecnici. Inoltre, suggerisce un monitoraggio dell’utilizzo del modello e un approfondimento riguardo all’indicazione o meno del settore/indirizzo per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado.
Il CSPI esprime parere favorevole sullo schema di decreto, auspicando che i suggerimenti avanzati vengano accolti. Per una piena attuazione, raccomanda un accompagnamento delle istituzioni scolastiche attraverso azioni informative e formative, coinvolgendo i nuclei di supporto all’orientamento istituiti presso ogni Ufficio Scolastico Regionale.
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