Sta passando sotto silenzio una importante scadenza ormai vicina: entro il 31 dicembre prossimo, infatti, il Ministro dovrà firmare il decreto di indizione delle elezioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione, organo collegiale istituito dalla legge 114 dell’11 agosto scorso.
Il nuovo organo sostituirà il Consiglio nazionale della pubblica istruzione definitivamente decaduto due anni fa dopo un numero imprecisato di proroghe susseguitesi per più di 10 anni.
Siamo a metà novembre e i tempi sono ormai molto stretti, il rischio è che con il consueto “decreto milleproroghe” di fine anno, la scadenza prevista dall’articolo 23 quinquies della legge 114 venga rinviata di un altro anno.
Ed è strano che sindacati e associazioni professionali non facciano sentire la propria voce per sollecitare il Ministro affinchè provveda a predisporre il decreto necessario ad avviare le operazioni elettorali.
Vedremo nei prossimi giorni se gli uffici di Viale Trastevere daranno segni di vita su questo problema: un eventuale rinvio non provocherebbe danni particolarmente pesanti al funzionamento del nostro sistema scolastico, che soffre (e parecchio) per ben altri motivi, ma sarebbe indicativo della disattenzione e della approssimazione con cui troppo spesso il Miur affronta i problemi delle scuole.
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