«L’Ufficio Scolastico Territoriale si adopera da lungo tempo per organizzare e diffondere iniziative di caratura anche internazionale volte a promuovere i temi della Legalità, della Solidarietà, della Difesa dei Diritti di tutti a cominciare dai malati, dagli emarginati, dai diversamente abili, il tutto finalizzato allo sviluppo di una coscienza critica per la società di domani
Migliaia gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie di tutta la provincia, coinvolti nelle iniziative per Italia 150, nei seminari su temi riguardanti la salute al Salone dell’Orientamento “Wooooow, Io e il mio Futuro”
Inoltre «spesso alcuni riflettori di alcune testate novaresi si accendono solo e soltanto quando c’è scarsa partecipazione da parte delle scuole presa come cifra di una mancanza di interesse. In realtà, spesso e volentieri le adunate oceaniche di studenti sono “inutili” perché vi è la presenza di ragazzi non motivati che approfittano dell’evento solo per perdere ore di scuola e non per riflettere e condividere, senza contare la possibilità che vi siano delle sovrapposizioni di eventi nella stessa giornata costringendo studenti e insegnanti a fare delle scelte. Perché la cattiva notizia, singolare ed occasionale, deve essere sempre messa in risalto e cancella automaticamente anni di buon lavoro?- continua la nota- Nel mondo che sogniamo e che vogliamo costruire la cattiva notizia non farà più “notizia” , nel mondo che siamo impegnati a costruire è la buona notizia, quella bella, positiva, ricca di valori e di contenuti che farà davvero notizia.
È l’informazione trasparente e libera che verrà premiata. Soprattutto l’informazione che mette al centro la Scuola, vero baluardo contro la desertificazione dei sentimenti che con questo modo di fare giornalismo, i mass media continuano ad alimentare.
Questo nostro appello vuole essere un invito a tutte le testate novaresi a dedicare ampio spazio alla valorizzazione delle attività del mondo scuola, per premiare gli studenti, gli insegnanti, i dirigenti scolastici più meritevoli, per dare visibilità al loro lavoro, per contribuire a creare una società, almeno nel nostro territorio, migliore e più giusta»