Questi i dati: cannabis (19.1 nel 2012 contro 21.5% nel 2013), cocaina (1,86% nel 2012 contro 2,05% nel 2013), ecstasy (0.82% nel 2012 contro 0.97% nel 2013), amfetamine (0.58% nel 2012 contro 0.75% nel 2013) e allucinogeni (1.72% nel 2012 contro 2.13% nel 2013). Stabile la prevalenza di consumatori di eroina (0.32% nel 2012 contro 0.36% nel 2013) e di alcol (76.9% nel 2012 contro 76.4% nel 2013).
“Nel 2012 – precisa il Dpa – la cannabis resta (alcol a parte) la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia e in Europa, seguita dalla cocaina”. Sono alcuni dati dello studio GPS-DPA (General Population Survey), condotto proprio dal Dpa.”Il nostro Paese registra livelli di consumo inferiori però alla media europea – precisa il Dipartimento -. Circa 12 milioni di europei, il 3,6% dei 15-64enni, hanno fatto uso di cannabis nell’ultimo mese e circa 22,5 milioni nell’ultimo anno, pari al 6,7%. L’Italia resta sotto la media: nel 2012 sono circa 700 mila (1,8%) coloro che ne hanno assunta nell’ultimo mese e oltre 1,5 milioni (4%) nell’anno. Dalla fine degli anni ’90”. La fascia di popolazione italiana più coinvolta è quella dei giovani, i 15-34enni, sempre nel 2012″.
Per quanto riguarda la cocaina, in Europa, ne hanno fatto uso nel corso dell’anno quasi 4 milioni di cittadini (circa 1,2%) e l’Italia, anche in questo caso, riporta livelli di consumo – lo 0,6% della popolazione (circa 200mila persone) – inferiori alla media europea.
Per quanto riguarda l’eroina, i consumi nell’ultimo anno decrescono leggermente (come peraltro già dagli anni precedenti) e riguardano in Italia circa 50 mila persone (0,12%), Sono circa 40 mila gli italiani di 15-64 anni che hanno fatto uso di anfetamine nell’anno (0,1%), altrettanti hanno assunto ecstasy.
I consumi di allucinogeni nell’ultimo anno restano stabili e riguardano in Italia circa 80 mila persone (0,2%). “In totale in Europa lo stesso fenomeno riguarda circa 2 milioni di persone per le amfemtamine (0,5%) e 2,5 milioni per l’ecstasy (0,7%).
Secondo i dati riportati nello studio 2012, sono oltre 25 milioni (66%) gli italiani di 18-64 anni che hanno bevuto almeno una bevanda alcolica nell’anno e 20 milioni (53%) lo hanno fatto recentemente.
Il consumo di tabacco, invece, nel nostro Paese è in diminuzione con riferimento agli ultimi 30 giorni ma ancora diffuso: sono 11 milioni (28,2%) coloro che non hanno rinunciato alla sigaretta nel 2012, mentre sono 9 milioni (23,6%) che hanno fumato sigarette negli ultimi 30 giorni.
Tra gli psicofarmaci, i tranquillanti e sedativi sono i più diffusi: 1,5 milioni gli italiani che nel 2012 ne hanno fatto ricorso (4%) e di questi la maggior parte sono donne. Tutte le tipologie di farmaci oggetto della ricerca (tranquillanti e sedativi, barbiturici, benzodiazepine) risultano assunti maggiormente dalle donne di 18-64 anni. Tutte le tipologie di farmaci oggetto della ricerca (tranquillanti e sedativi, barbiturici, benzodiazepine) risultano assunti maggiormente dalle donne di 18-64 anni.
A conferma della contrazione dei consumi di sostanze psicotrope nella popolazione generale (15-64 anni) emerse dagli studi epidemiologici, riportiamo anche i risultati dello studio multicentrico nazionale (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri) sulle concentrazioni di metaboliti rilevati nelle acque reflue nel periodo 2010-2012, evidenziano una riduzione dei consumi di cannabis (34,2 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 28,8 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), di cocaina (7,6 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 7,2 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), di eroina (3,2 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 2,0 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), di metamfetamine (3,3 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 0,3 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012), di amfetamine (1,1 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 0,1 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012). Stabili i consumi di ecstasy (0,03 dosi/die per 1.000 ab. nel 2010 vs 0,05 dosi/die per 1.000 ab. nel 2012).
Sempre su base dati 2012, a creare una vera e propria emergenza socio-sanitaria, infine, il gioco d’azzardo. In Italia, più della metà (68%) della popolazione tra 18 e 64 anni, oltre 26 milioni di persone, nel 2012 ha giocato almeno una volta. (Fonte Redattore Sociale)
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