I contagi da Covid-19 in Italia tornano ai livelli della scorsa primavera: nell’ultimo giorno sono stati registrati 2.548 nuovi casi, un incremento che non si verificava da oltre cinque mesi e che è stato individuato con un numero di tamponi record: 118.236 circa 13 mila in più in appena 24 ore. Balzo in avanti anche delle persone decedute: 24 in un giorno, contro le 16 del 30 settembre.
L’incremento di contagi ha anche convinto il Governo a non abbassare la guardia sul fronte della sicurezza. “Andremo in Parlamento a chiedere la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ai giornalisti a margine della visita alla scuola media ‘Francesco Gesuè’ a San Felice a Cancello, vicino Caserta.
Anche le Regioni corrono ai ripari: l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto potrebbe arrivare nelle prossime ore anche nel Lazio, dove i contagi sono da giorni in sensibile in rialzo.
Il problema è sentito e visibile anche nelle scuole, con un numero crescente di studenti e docenti in quarantena.
Un insegnante è risultato positivo al coronavirus in una scuola secondaria di Siena e cinque classi sono risultate chiuse per un totale di circa 100 alunni che dovranno ora stare in isolamento.
Roma rimane tre le città con maggiori casi di coronavirus, soprattuto nelle superiori: nella capitale è stato chiuso il liceo Manara, dove è partita la didattica a distanza e si stanno facendo in queste ore i test rapidi a tutti i ragazzi.
Da lunedì partirà la didattica a distanza al liceo Russel per due settimane, dove risultano 16 casi di positività (12 nella succursale di via La Spezia), tra cui un collaboratore scolastico: oggi sono iniziati i tamponi rapidi nasali ed entrambi le narici.
Comunque, sebbene i casi di cluster preoccupano non poco prof, studenti e famiglie, la situazione rimane sotto controllo: gli iscritti nel liceo della zona di Ponte Lungo sono infatti ben oltre mille.
In tutta Italia sale intanto a 872 il numero di scuole che in Italia hanno avuto almeno un caso di Covid. Ed oltre a mille il numero di individui coinvolti tra il personale scolastico e gli studenti.
Una circostanza, quella dell’impennata di casi anche nelle scuole, che non si esclude possa avere anche ripercussioni sul regolare svolgimento del già programmato concorso straordinario, al via esattamente fra tre settimane. Una circostanza che, però, la ministra dell’Istruzione sinora non sembra volere prendere in considerazione, poiché la presenza di candidati sarebbe mediamente di meno di 10 per aula e i rischi contagi sarebbero davvero minimi.
Il dato si evince dalla piattaforma elaborata da due universitari, Lorenzo Ruffino e Vittorio Nicoletta che hanno messo punto un database sui cluster scolastici aggiornato in tempo reale sulla base delle notizie ufficiali pubblicate quotidianamente.
Nel 76,4% dei casi si tratta di studenti risultati positivi, nell’11,3% di docenti. La gran parte delle scuole non è stata chiusa, sono state isolate le classi dove sono stati trovati i positivi. Tutte le Regioni hanno registrato almeno un caso, svetta la Lombardia, con 214 scuole colpite. Le scuole superiori sono quelle in cui il contagio si è fatto sentire maggiormente, seguono primaria, infanzia e medie.
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